Il caso

Sul discusso termovalorizzatore della Montello «non decide la Provincia»

Il consigliere provinciale Gianfranco Masper spiega il ruolo di via Tasso nella delicata questione dell’impianto che l'azienda vorrebbe realizzare

Sul discusso termovalorizzatore della Montello «non decide la Provincia»
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di Marta Belotti

Quarantuno sindaci della Bergamasca hanno firmato un documento, portato in Provincia, per dire di no al termovalorizzatore della Montello; più di cinquemila persone hanno sottoscritto la petizione contro l’opera lanciata dalla rete di cittadini “Aria Pulita Tomenone”; sono una cinquantina le osservazioni al progetto arrivate in via Tasso e inviate da privati, gruppi e associazioni.

A riferire il dato è Gianfranco Masper, consigliere provinciale con delega ad Ambiente, parchi e Comunità energetiche. Che aggiunge: «Molti non hanno chiaro il ruolo della Provincia, che in questo caso non è politico, ma meramente tecnico. L’ente non è chiamato ad avallare o meno la nuova opera, ma è deputato a gestire la Via, ovvero la Valutazione di impatto ambientale, che è necessario anteporre a qualsiasi altro ragionamento».

Il timore di Masper è che la Provincia sia stata individuata dall’opinione pubblica come responsabile diretta dell’approvazione o meno del progetto, e quindi della futura realizzazione del termovalorizzatore che tanto spaventa i cittadini dei paesi confinanti all’azienda (e non solo).

La Via prima di tutto

«La procedura è scandita dalle tempistiche e dai passaggi dettati dalla normativa regionale - spiega ancora Masper -. Noi abbiamo ricevuto la proposta della Montello, abbiamo analizzato i documenti e chiesto una serie di integrazioni. Successivamente, si è aperta la procedura perché tutta la cittadinanza potesse presentare delle osservazioni. Ora stiamo caricando questi documenti sull’apposita piattaforma regionale. Successivamente, verrà convocata la Conferenza dei servizi, per la quale non è ancora stata stabilita la data. I principali attori saranno, in questo caso, Arpa e Ats. Verranno coinvolti anche i Comuni che, secondo la normativa, sono interessati dall’impatto dell’opera. Anche in questo caso, non è la Provincia che decide chi può e non può partecipare, ma la legge».

Gianfranco Masper

Un’opera divisiva

Il consigliere cerca quindi di tenere un profilo che sia il più neutro possibile, così come viene richiesto alla Provincia, ma la questione è (...)

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