Sul palco di Sanremo anche gli agricoltori bergamaschi? «Ci sono già dei contatti»
Dopo l'apertura di Amadeus, l'idea è andare in Liguria con una ventina di trattori: «No come francesi e tedeschi, vogliamo tavoli di incontro»
Sul palco di Sanremo, dopo l'apertura di Amadeus alla protesta degli agricoltori, potrebbe esserci anche la bergamasca Alessandra Oldoni, uno dei membri della cooperativa "Riscatto agricolo" che ha partecipato al sit-in contro le politiche europee e la speculazione sui prodotti a Cologno al Serio.
A Sanremo coi trattori, poi a Roma
«Ci sono già stati dei contatti, a Sanremo andremo con venti trattori e sul palco andrà solo una nostra delegazione, di tre o quattro persone - ha spiegato ai microfoni di Un giorno da pecora, su Rai Radio 1 -. Il giorno che si sta valutando è giovedì, penso che all’ottanta per cento riusciremo ad andarci. Ci saremo noi di Bergamo, Brescia e Melegnano. Cercheremo di prepararci, ma la nostra natura è parlare a braccio».
Oldoni sta partecipando, in questi giorni, al presidio bergamasco dove è affiancata, tra gli altri, da una decina di giovani imprenditrici agricole: «Noi donne siamo molto attive» ha detto all'Adnkronos, spiegando di avere in programma anche di scendere a Roma, per una prossima manifestazione questo fine settimana.
L'incontro con Malanchini e Beduschi
Ieri sera è andata con una delegazione di una ventina di agricoltori a incontrare il consigliere regionale, nonché referente Agricoltura per la Lega, Giovanni Malanchini, mentre altri di loro hanno incontrato l'assessore all'Agricoltura Alessandro Beduschi. «La prima cosa su cui puntare, ci hanno detto, è la riprogrammazione del Green Deal europeo, perché questa richiesta ci accomuna a tanti agricoltori europei». Il prossimo 28 febbraio ci sarà una commissione straordinaria europea per l'agricoltura, «un fatto che non succedeva da trent'anni e questo vuol dire che qualcosa di importante sta accadendo, bisogna trovare soluzioni».
«No come Francia e Germania»
Oldoni ha poi voluto tranquillizzare quanti temono che, da questa protesta, possano scaturire episodi violenti come quelli in altri Paesi del continente: «Noi non vogliamo emulare nessuno, non faremo come gli agricoltori francesi o tedeschi, siamo tranquilli, vogliamo protestare senza atti violenti. A livello nazionale servirebbe un tavolo permanente per risolvere le problematiche, vogliamo trovare tavoli di incontro a livello locale e anche nazionale».