Cani robot sulla Brebemi: non si tratta di un film futuristico, ma dell’ultima innovazione introdotta per la manutenzione della A35 da Argentea, la società operativa per la tratta.
Droni per le ispezioni
I droni, impiegati per alcune complesse operazioni, fanno dell’autostrada una delle prime in Italia ad adottare tecnologia automatizzata. Sono utilizzati per ispezionare alcune aree difficilmente accessibili all’uomo, come gli spazi interni dei cassoni dei viadotti.
Come si può vedere anche dal video diffuso di recente, le macchine nel corso delle loro esplorazioni sono in grado di scattare foto ed effettuare rilievi e scansioni. Gli ispettori poi le analizzano, per svolgere le dovute verifiche strutturali o capire come fare le manutenzioni.

Tecnologia avanzata e IA
A ciò si aggiunge il fatto che gli ausiliari della Brebemi sono formati anche tramite sessioni di realtà virtuale, per capire come affrontare scenari complessi, per migliorare la rapidità e l’efficacia degli interventi. La control room, inoltre, sempre attiva tramite una vasta rete di telecamere e l’intelligenza artificiale, ha una certa prontezza nell’allertare le squadre, oppure i soccorsi e le forze dell’ordine in caso di emergenza.
La Brebemi, che fa parte del gruppo internazionale Aleatica, per via della sua posizione strategica ha già da tempo puntato sulle più moderne tecnologie per migliorare le prestazioni dei gruppi di lavoro, oltre che la risposta in caso di necessità. Ottenendo, tra l’altro, anche dei riconoscimenti internazionali, come quello di prima autostrada italiana certificata iRAP (International Road Assessment Programme) per la sicurezza, con quattro stelle.
Sia l’IA che i cani robot sono probabilmente solo l’inizio di un fenomeno che potrebbe, col tempo, coinvolgere anche altre tratte nel nostro Paese, se si dovessero riscontrare risultati concreti.