Super traffico a Bergamo, l'assessore Berlanda: «Il problema va risolto coi paesi vicini»
Aumenti delle tariffe per la sosta, scavalco, Città Alta senza bergamaschi, Pontesecco e i parcheggi poco usati. Le soluzioni oltre i confini cittadini
di Wainer Preda
Si è preso una bella gatta da pelare l’assessore Marco Berlanda. La delega alla Mobilità, che in pratica significa traffico in città, è fra le più ostiche. Risolvere le congestioni della circolazione a Bergamo, però, è tutt’altro che semplice.
Assessore, dal 15 gennaio sono partiti gli aumenti delle tariffe della sosta in città. Più che un provvedimento viabilistico, però, sembra un’esigenza di bilancio. È così?
«La revisione delle tariffe della sosta delimitata dalle strisce blu tiene conto di un aumento dell'inflazione superiore al 20 per cento dal 2016, anno in cui le tariffe sono state riviste per l'ultima volta dall'Amministrazione comunale. L'incremento medio deciso dalla Giunta è del 14 per cento, volto a coprire i costi di gestione e controllo delle aree di sosta, sempre più complessa, e a finanziare investimenti per migliorare la mobilità urbana».
I cittadini non l’hanno presa granché bene.
«Si tratta di un aumento piuttosto contenuto, che l’Amministrazione ha voluto però affiancare con l’introduzione di alcuni vantaggi per i cittadini: doppia sosta gialla, più stalli per taxi e moto, revisione orari carico e scarico e, per migliorare l’efficacia, maggiori controlli automatici e piano verifiche della Polizia locale».
Nel riassetto della mobilità avete continuato nel solco della vecchia giunta. Realizzerete tutte le Ztl programmate?
«In realtà tutte le Ztl previste nel Piano urbano della mobilità sono state realizzate, ad eccezione dell’eventuale restrizione regolamentare di Valverde. Su nuove Ztl scolastiche stiamo lavorando. Come i cittadini sanno, le nuove regole del Codice della strada non favoriscono i Comuni, ma non per questo, se necessarie, non ci adopereremo per portarle avanti».
Siamo quarti in Italia per traffico, terzi per ore perse in coda. Cosa ne pensa?
«Il report Inrix stima i tempi di percorrenza automobilistica considerando non tanto il territorio dei capoluoghi in senso stretto, quanto le "aree urbane" o metropolitane. Secondo la loro misurazione, il perimetro considerato riguarda solo per un terzo o meno il territorio del Comune di Bergamo includendo Zogno, Albino, Albano Sant’Alessandro, Ambivere, Verdello e Cavernago, andando quindi oltre i confini dei comuni limitrofi o vicino al capoluogo».
Si tratta però di traffico che, volente o nolente, finisce per gravitare sulla città.
«La congestione registrata ha a che fare con l’area di pendolarismo giornaliero verso il capoluogo, più che con il traffico urbano in senso stretto».
Ma è il nocciolo del problema.
«Certamente esiste un problema di traffico che grava sugli automobilisti bergamaschi, in particolare sui pendolari, comportando tempi e costi rilevanti che vanno ridotti. Tuttavia, questa criticità si manifesta prevalentemente nelle aree di avvicinamento a Bergamo piuttosto che all’interno della città stessa».
Nelle ore di punta però in città ci si muove a fatica.
«La questione è amplificata dalla limitata estensione territoriale del capoluogo rispetto alla vastità della provincia bergamasca, che genera flussi di traffico consistenti verso la città, con rallentamenti e congestioni che si concentrano soprattutto in prossimità del capoluogo. Il problema ovviamente esiste ma è di carattere sovracomunale e richiede quindi soluzioni sovracomunali».
Quali?
«Il Comune di Bergamo, per quanto lo riguarda, sta facendo (...)
La congestione del traffico è indubbiamente legata al pendolarismo quotidiano, ma ci sono alcune considerazioni che meritano attenzione. Perché, ad esempio, dalle 7:30 alle 8:30, muoversi a piedi risulta essere molto più veloce che farlo in auto? Pedoni e Ciclisti È frustrante constatare che i pedoni sono disincentivati a camminare a causa dell’aria inquinata che devono respirare. Allo stesso modo, i ciclisti si trovano a dover affrontare il rischio di incidenti, mentre chi utilizza i mezzi pubblici spesso impiega più tempo per raggiungere la propria destinazione rispetto a chi decide di andare a piedi. La mia proposta Una possibile soluzione a questo problema sarebbe quella di chiudere il centro città dalle 7:30 alle 8:30, consentendo l’accesso solo ai residenti e a coloro che hanno un posto auto. Questa misura non solo potrebbe ridurre la congestione, ma permetterebbe anche di rendere le strade più sicure e piacevoli per chi cammina o pedala. Vantaggi per le famiglie Questa proposta potrebbe facilitare la vita delle famiglie: le mamme potrebbero accompagnare i loro bambini a scuola in modo più rapido e sicuro, incoraggiando l’uso dei mezzi pubblici o la mobilità a piedi. Insomma, è fondamentale ripensare le nostre abitudini di trasporto per creare una città più vivibile e sostenibile. Ci vuole coraggio !! Spero che Marco Berlanda sia tanto coraggioso quanto è intelligente!!
Bergamo è una città piccola dove muoversi con mezzi più piccoli e leggeri dell'auto è sicuramente possibile. Ci si lamenta delle code, quando a volte spostarsi in bici o in moto o semplicemente a piedi richiederebbe meno tempo (e anche meno denaro e inquinamento e ingombro). Mettiamoci una mano sulla coscienza: molto dipende dalla nostra sensibilità di cittadini e dalla volontà di fare la nostra parte. Penso che il lavoro culturale più difficile per tutti (amministratori e non) sia togliere l'auto dal sedere dei bergamaschi
Senza vergogna!!!! Solite ipocrisie.........
Spiace dirlo ma questa intervista è l'assoluta pochezza delle risposte confermano come questa giunta sia, al pari della precedente , assolutamente mediocre e inadeguata.
Rendiamo navigabili il Brembo e il Serio, dalle sorgenti alle foci.