il caso

Suv finito nel lago di Como, «non fu errore umano»: segnalati problemi elettronici dell’auto

Secondo i consulenti del legale di Morgan Algeri, morto nell'incidente con l'amica Tiziana Tozzo e proprietario dell'auto, gli elementi raccolti parlano chiaro

Suv finito nel lago di Como, «non fu errore umano»: segnalati problemi elettronici dell’auto

È passato poco più di un anno da quel 6 gennaio in cui Morgan Algeri, 38enne di Brembate di Sopra, e l’amica Tiziana Tozzo, 45enne di Cantù, sono morti annegati nel lago di Como dopo esservi caduti mentre erano a bordo dell’auto di lui che sfondò il parapetto.

Le anticipazioni

Fu errore umano o fu colpa di un malfunzionamento del mezzo? È questa la domanda che tutti si sono fatti, comuni cittadini come anche la Procura di Como incaricata delle indagini. Ora, secondo quanto riportato da L’Eco di Bergamo, Giovanni Giorgino, legale dei familiari del 38enne, ha deciso di sbilanciarsi, anticipando i risultati di alcune indagini difensive autonome.

Le altre segnalazioni

L’avvocato ha spiegato che i suoi consulenti tecnici gli hanno rappresentato «una ricostruzione contenente conclusioni orientate, per il momento, verso l’impossibilità di ritenere sussistente un errore umano quale causa di quanto avvenuto». In particolare questa ipotesi sarebbe avallata da ben dodici segnalazioni spontanee raccolte in questi mesi sul malfunzionamento o comportamento anomalo dei veicoli, collegati soprattutto all’uso del “cruise control”.

Non solo, lo stesso Algeri aveva raccontato alla sorella che qualche volta aveva difficoltà a partire proprio con quella stessa auto.

In qualsiasi caso, questa teoria e ricostruzione potrà trovare conferma o meno solo quando gli accertamenti della Procura saranno completati.