l'analisi dell'università

Sviluppo della rete ciclabile tra Bergamo e Dalmine: Regione finanzia lo studio con 25 mila euro

L'obiettivo è di potenziare e adeguare alle future esigenze i percorsi esistenti oggi nel quadrante a sud ovest della città

Sviluppo della rete ciclabile tra Bergamo e Dalmine: Regione finanzia lo studio con 25 mila euro
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Analizzare la rete ciclabile esistente nel quadrante a sud ovest di Bergamo, tra il capoluogo e Dalmine, per ipotizzare soluzioni adeguate a potenziarla e ad adattarla alle esigenze future. È l’obiettivo dello studio che verrà condotto dall’Università di Bergamo, finanziato da Regione Lombardia grazie a 25 mila euro recuperati attraverso un emendamento alla legge di bilancio.

«L’Università analizzerà la domanda di utenti attuali e potenziali, in modo da individuare gli interventi necessari per adeguare i percorsi ciclopedonali – spiega l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi -. L’obiettivo è favorire la mobilità dolce anche rispetto alla possibilità di raggiungere in bicicletta e in sicurezza i poli universitari di Bergamo e Dalmine, partendo dalle stazioni ferroviarie». L’area interessata dallo studio è, tra l’altro, una delle più congestionate del territorio, caratterizzata da un’elevata urbanizzazione e senza soluzione di continuità.

«Ogni forma di mobilità deve svolgere la propria parte se si vogliono raggiungere gli obiettivi climatici – dichiarano Stefano Paleari, docente e già rettore dell’Università di Bergamo, e Paolo Malighetti, direttore del centro di Ateneo Itsm-Iccsai Transport and Sustainable Mobility center -. Siamo abituati a iniziative cittadine, ma ora non bastano più. Dobbiamo allargare l’orizzonte e pensare alle ciclo-strade, capaci di accogliere parte della mobilità da piccoli spostamenti ora su gomma. Non più una mobilità per il solo tempo libero o metropolitana ma un vero e proprio mezzo di trasporto che collega punti nevralgici per la mobilità. Si stanno affermando forme di mobilità assistita (e-bike) e di altri mezzi leggeri elettrici che favoriscono enormemente la mobilità dolce su distanze più lunghe, prima appannaggio delle autovetture».

La prima fase dell’analisi riguarderà la raccolta dei dati sullo stato di fatto dei percorsi di mobilità ciclabile nel territorio di Dalmine e nelle aree limitrofe, fino a Bergamo. Questa mappatura verrà eseguita tramite un approccio quantitativo basato sull’utilizzo di banche dati inerenti la mobilità intra ed inter-comunale, elaborati tramite software GIS.

I percorsi verranno classificati in base a una serie di fattori (lunghezza, altimetria, pavimentazione e sicurezza) affiancati da dettagli di natura socio-demografica. Ciò consentirà di stimare il livello effettivo di accessibilità e di funzionalità dell’offerta ciclabile rispetto agli obiettivi programmatici di medio-lungo periodo. L’analisi evidenzierà anche eventuali gap e discontinuità nella rete ciclabile esistente e individuerà aree e priorità su cui concentrare gli investimenti.

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