Tamponi salivari molecolari nelle scuole lombarde: 2 positività su 3.617 test eseguiti
Letizia Moratti: «Nella loro semplicità e praticità sono lo strumento di monitoraggio ideale per le scuole. Ne amplieremo l'uso a settembre»
Per la diagnosi delle positività al Covid nelle scuole un’arma in più è rappresentata dal tampone molecolare salivare ideato e messo a punto dai ricercatori dell’Università statale di Milano: uno strumento pratico e di facile utilizzo, poco invasivo, che può essere eseguito da chiunque.
A maggio la Regione ha avviato una sperimentazione in alcune scuole lombarde, sparse per tutte le province, e i dati raccolti fino ad oggi sono più che incoraggianti. A fronte di 3.617 test effettuati, sono soltanto 2 i casi positivi all’infezione.
«Siamo molto soddisfatti – commenta la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti - non solo di questi primi risultati, ma anche della possibilità di aver potuto usare uno strumento diagnostico, già in uso in Europa e negli Stati Uniti, che non comporta la presenza di personale sanitario per la raccolta del campione».
In un primo momento la rilevazione attraverso il tampone molecolare salivare è stata offerta a un totale di 4.440 alunni, di cui 906 iscritti alla scuola dell'infanzia, 1.959 alle elementari e 1.575 alle medie. Nel complesso hanno accettato di sottoporsi al test 2.547 ragazzi, ossia il 57 per cento del campione: 466 dell'infanzia, 1.205 delle elementari e 876 delle medie.
In seguito sono stati coinvolti 1.761 studenti: 360 dell'infanzia, 945 delle elementari e 456 delle medie. In totale si sono presentati in 1.070 (ossia il 61 per cento), rispettivamente 171 dell'infanzia, 627 delle elementari e 272 delle medie.
«Questi test - conclude Letizia Moratti -, nella loro estrema semplicità e praticità rappresentano un utile strumento di monitoraggio e di screening per le scuole. La loro applicazione sarà estesa con la ripresa dell'attività scolastica a settembre».