Trent'anni dopo

Tangenziale Sud, tratto Paladina-Villa d'Almè ancora in stallo: Milesi scrive a Salvini

Nella sua missiva, il vicesindaco di San Pellegrino Terme chiede nuovamente un finanziamento per il completamento dell'opera

Tangenziale Sud, tratto Paladina-Villa d'Almè ancora in stallo: Milesi scrive a Salvini
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Quella della Tangenziale Sud di Bergamo, nello specifico del terzo lotto che collega Paladina a Villa d'Almè, è una storia piuttosto travagliata, costellata fin dal lontano 2006 da fondi mancanti, numerosi solleciti e missive inviate dai Comuni alle autorità, l'ultima delle quali risale proprio a oggi a firma del vicesindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi.

La lettera a Salvini e Gandolfi

Nel documento, indirizzato al neo-ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Matteo Salvini e al presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, Milesi chiede nuovamente un finanziamento per il completamento di quel terzo lotto (nel frattempo è passato dai 90 milioni iniziali a 421 milioni di euro circa) tanto atteso, che da una trentina d'anni risulta tra le opere infrastrutturali prioritarie della Provincia ma che - di fatto - ancora deve vedere il completamento della progettazione definitiva.

«L'esigenza del completamento è stata in questi anni ripetutamente presentata e sollecitata (...) perché ritenuta elemento prioritario e decisivo per consentire lo sviluppo dei territori montani delle due valli che vivono una condizione di grande emarginazione, emergenza occupazionale e forte spopolamento, aggravate proprio dal permanere di una viabilità da terzo mondo» sottolinea Milesi.

Una situazione di «grave precarietà» che si somma e si unisce «al taglio e alla progressiva riduzione dei servizi da tempo in atto sul territorio delle nostre valli (scuole, trasporto pubblico, servizi statali, sociali, sanitari, postali) che rendono sempre più ardue e precarie le condizioni di vita per le popolazioni che ancora si "ostinano" a vivere su quest'area montana».

«Una decisione discussa»

L'importanza di questa opera è ancor più concretizzata da quel 1,8 milione di euro di contributi Bim a cui i 37 Comuni brembani hanno deciso di rinunciare per destinarli al finanziamento dei maggiori costi di progettazione definitiva dell'intervento. «Una decisione discussa, difficile e sofferta se si considerano i bisogni di risorse dei Comuni, ma maturata sul presupposto e con l'obiettivo che l'opera venga finanziata e finalmente realizzata a beneficio dei territori della Valle Brembana e Imagna».

Secondo il progetto iniziale, il terzo lotto si sviluppa per poco più di sei chilometri tra lo svincolo di Valbrembo e quello a nord di Villa d'Almè, dove si dovrebbe raccordare con il percorso già esistente. Il primo Protocollo d'Intesa tra Mit, Regione Lombardia e Provincia risale al 2005, l'anno successivo Anas Spa e Provincia sottoscrivono una convenzione per i tre lotti dell'opera, il cui terzo atto integrativo è stato siglato soltanto pochi giorni fa.

«Se mi è consentito dire - aggiunge Milesi - è amaro constatare che le ingenti risorse messe a disposizione dall’Europa col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) vengono disperse in una miriade di interventi, magari anche utili ma sicuramente non sempre prioritari, anziché essere indirizzati alla risoluzione di quei deficit infrastrutturali in grado di incidere e cambiare davvero il futuro dei nostri territori e il volto del nostro Paese».

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