Raccolti già 10mila euro per riportare a casa la piccola Fatou, morta in piscina
A contribuire anche il Comune di Caravaggio. Il commento del sindaco: «Avrei davvero voluto si potesse avverare il tuo sogno di laurearti»
La foto dell’isola di Bettenty in Senegal, dove era nata e dove verrà riportata la piccola Fatou Sarr
Tanta vicinanza e solidarietà nei confronti della famiglia di Fatou Sarr, l'undicenne morta ieri pomeriggio (giovedì 20 giugno) all'ospedale di Bergamo dopo la terribile vicenda avvenuta lunedì scorso al parco acquatico di Inzago.
Tante adesioni alla raccolta fondi
I genitori ed i parenti, la scorsa giornata, avevano infatti lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere le spese di trasporto della piccola in Senegal via aereo, per farla riposare in pace nella terra dove era nata.
Nel giro di poche ore, grazie a circa duecento donatori, il tetto di seimila euro è stato raggiunto e addirittura superato, con anche il Comune di Caravaggio, con il sindaco Claudio Bolandrini insieme agli assessori e ai consiglieri, a contribuire per dare un aiuto.
Il commento del sindaco Bolandrini
«Piccola Fatou, la tua morte è una tragedia che lascia sgomenta l'intera comunità di Caravaggio» ha commentato il primo cittadino.
«Abbiamo sperato nel miracolo e pregato affinché ti riprendessi. Ci stringiamo con grande affetto attorno alla tua famiglia e a quella dell'oratorio San Luigi Gonzaga-Caravaggio, a don Andrea Piana, agli animatori, ai bambini e ai ragazzi del Cre, tutti colpiti da un dolore ingiusto e impossibile da esprimere. Contribuiremo ad esaudire il tuo desiderio di ritornare in Senegal, la tua terra natia. Io avrei davvero voluto che in Italia si potesse avverare il tuo sogno di laurearti, piccola Fatou. Proteggi dal cielo i tuoi cari e dai loro conforto in questo terribile momento».
Ricoverata in condizioni disperate
La ragazzina era arrivata in condizioni disperate già dall'inizio al Papa Giovanni, dopo essere stata trovata sul fondo della piscina, tirata fuori e rianimata a bordo vasca. In seguito il trasporto d'urgenza in elicottero, con i genitori che l'avevano raggiunta al reparto ed avevano vegliato su di lei per tutti questi giorni. Alla fine, però, i medici avevano dichiarato la morte cerebrale e perciò si erano staccati i macchinari che la tenevano artificialmente in vita. Un dramma tramutatosi in tragedia, con la speranza adesso dei genitori di riportarla a casa e fare chiarezza su quanto accaduto quel giorno.
Vanno benissimo i cre ci mancherebbe ma sono contraria alle gite fuori porta soprattutto in piscina i ragazzini non vedono il pericolo e i loro assistenti sono la maggior parte delle volte minorenni riposa in pace piccolo angioletto
riposa in pace piccola anima.