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Tassa di soggiorno a Selvino al via dal primo giugno

Gli albergatori chiedono però al Comune una revisione del regolamento, a partire dall’estensione agli affitti brevi

Tassa di soggiorno a Selvino al via dal primo giugno
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Nelle scorse settimane si è discusso dell'introduzione (o reintroduzione, in alcuni casi) della tassa di soggiorno in alcuni Comuni della Bergamasca. Tra questi c'è Selvino, dove l'imposta entrerà in vigore a partire dal 1° giugno: sarà applicata per i primi sette giorni di pernottamento agli ospiti delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere che abbiano compiuto almeno quattordici anni. Si va da 1 euro per ospite al giorno per strutture come affittacamere, case vacanze e B&B a 1,50 / 2,50 euro per gli alberghi, a seconda della categoria (ossia: 1,50 per i due stelle, 2 euro per i tre stelle e 2,50 per i quattro stelle).

L'introduzione della tassa ha generato malumori tra gli albergatori, preoccupati non solo della destinazione d'uso delle imposte raccolte, ma anche del regolamento che escluderebbe dalla tassa gli affitti brevi, generando così una sorta di “concorrenza sleale” come è stata definita dagli stessi titolari. La soluzione potrebbe arrivare dopo l'estate, quando grazie ad un accordo fra Ascom Confcommercio e Amministrazione comunale si valuterà una revisione del regolamento che contempli l'estensione della tassa anche agli affitti brevi, uniformando così il prelievo degli ospiti delle strutture ricettive a quello degli affittuari e valutando anche una riduzione della forbice dell'imposta che penalizza fortemente i clienti degli alberghi.

Per quanto riguarda, invece, i ricavi, l'impegno del Comune è quello di destinare il maggior introito della tassa di soggiorno rispetto al prudenziale preventivo verso una «strategia di sviluppo turistico condiviso» che si concentra soprattutto su turismo sportivo e slow. L'Amministrazione, fa sapere il vicesindaco di Selvino Maurizio Acerbis, stima infatti di destinare 25 mila euro derivanti dall'imposta di soggiorno proprio al settore turistico. «Abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze degli albergatori – spiega Acerbis – riducendo a sette giorni rispetto ai dieci iniziali l'imposta di soggiorno e alzando l'età degli ospiti per cui è richiesta da dodici a quattordici. Abbiamo ritenuto fondamentale uno sconto per i campi estivi, con una riduzione del 50%».

A novembre, quando Ascom Confcommercio e Amministrazione si incontreranno nuovamente, Acerbis fa sapere che il Comune confida di accogliere le istanze degli albergatori, dando la propria disponibilità a rivedere il regolamento. «Non nascondiamo – conclude – la difficoltà di finanziare interventi legati al turismo, ma senz'altro i proventi dell'imposta saranno destinati alla valorizzazione turistica del nostro territorio, come del resto impone la ratio dell’introduzione della tassa di soggiorno».

«Auspichiamo che gli introiti derivanti dalla nuova imposta, che nasce come tassa di scopo, vengano destinati al turismo – commenta Massimiliano Bertocchi, albergatore titolare dell'Harmony Suite Hotel e referente Ascom per l'altopiano –. Contiamo però che vadano ad aggiungersi ai fondi messi a disposizione per il turismo del Comune. Monitoreremo che questo avvenga per dare nuovo respiro alle attività che lavorano sul territorio. Il turismo, teniamo a ricordare, è l'unica ricchezza del nostro altopiano».

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