Taxi a Bergamo, pioggia di lamentele: tutte le colpe di un servizio che non funziona
Il presidente dei tassisti Massimo Cocchiara: «Sì, il nostro centralino funziona male, vogliamo cambiarlo. Ma il Comune non ci aiuta»
di Marta Belotti
Si affastellano le segnalazioni e gli sfoghi di chi un taxi a Bergamo l’ha agognato ma non l’ha mai trovato, di chi ha provato a prenotarlo ma non ci è riuscito. Se il tam tam - dei social soprattutto - si scatena contro i tassisti di Bergamo, da parte loro arriva la volontà di ribadire quella che è la situazione, di inquadrare i problemi, ammettere le proprie colpe e indicare quelle altrui.
A completarsi e sovrapporsi, concordando su ogni punto, è la voce non solo del presidente del Consorzio artigiani tassisti bergamaschi Massimo Cocchiara, ma anche quella del vicepresidente Francesco Latrofa e del rappresentante sindacale dei tassisti Giovanni Begnis. «Non è un problema di licenze, ma di organizzazione», ammette quest’ultimo. Mentre Cocchiara sottolinea come «una decina in più di licenze non farebbero male». Partire dai problemi può forse essere d’aiuto a tutti.
È però evidente come gran parte delle segnalazioni riguardino soprattutto le prenotazioni. Come quella di chi ha cercato di prenotare un taxi dalla stazione ferroviaria, senza riuscirci. «Semplicemente perché non si può», dice Cocchiara.
Poi spiega: «In stazione vige la regola della coda. Se accetto una chiamata con partenza dalla stazione vado contro la legge. In questi casi, basta che la persona si sposti anche solo di un centinaio di metri e non ci sono problemi». Scontato per chi è abituato a servirsi dei taxi, meno per turisti o utenti occasionali. Forse queste informazioni sarebbe meglio spiegarle, o quantomeno chiarirle durante la chiamata.
È proprio sul tema del centralino di Radiotaxi Bergamo che pare scoperchiarsi un vaso di Pandora: «Sì, il problema c’è. Capita, per esempio, di avere cinque taxi in giro ma il centralino non risponde. Dopo dieci minuti di vuoto, improvvisamente veniamo sommersi di prenotazioni». Il servizio in questione è stato affidato dai tassisti bergamaschi a una società esterna, che oltre a Bergamo coordina anche i tassisti di Brescia e... di Cagliari.
«Il servizio non è all’altezza - ammettono Cocchiara, Begnis e Latrofa -. Stiamo lavorando proprio per cambiare fornitore, anche perché per noi son soldi, tanti soldi». Poi Begnis aggiunge: «Intanto, per scavalcare il centralino suggeriamo di scaricare l’app».
Ma il call center non è l’unico colpevole dei problemi (...)