Tempesta d'acqua e ghiaccio su pascoli e alpeggi: sale il conto dei danni per l'agricoltura
Secondo una stima di Coldiretti è salito a 789 il conto degli eventi estremi che hanno colpito l’Italia dall’inizio dell’estate
Grandine che cade come se fosse neve, bombe d’acqua e violente raffiche di vento. Con lo scorso fine settimana, sale a 789 il conteggio degli eventi estremi che hanno colpito l’Italia dall’inizio dell’estate secondo l’analisi di Coldiretti basata sui dati dell’European Severe Weather Database.
«Tra gli eventi estremi – precisa Coldiretti – sono praticamente triplicate le grandinate, con 11 tempeste di ghiaccio al giorno dall’inizio dell’estate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno».
A pagare un conto dei danni sempre più salato è l’agricoltura bergamasca: l’ultima perturbazione ha investito a macchia di leopardo diverse aree della Val Brembana, Valle Imagna e Val Seriana con violenti nubifragi e grandinate.
Il rifugio del Monte Avaro è stato ricoperto dai chicchi di ghiaccio, una coltre bianca che pare neve. La grandine ha colpito anche ad Averara e a Valtorta, in Valle Brembana, creando gravi problemi per il taglio dei prati e il pascolamento in alpeggio.
A Sant’Omobono Terme i chicchi hanno colpito per l’ennesima volta gli alberi da frutto, triturandone completamente le foglie. La grandine si è abbattuta anche su alcuni Comuni del Valle Seriana: ad Ardesio ha distrutto orti, meleti e bucato coperture delle serre e costretto gli organizzatori ad annullare la seconda giornata di “Ardesio DiVino”.
«La caduta della grandine – sottolinea Coldiretti Bergamo – è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché si abbatte sulle colture prossime alla raccolta con danni irreversibili che fanno perdere un intero anno di lavoro».