Il 22 novembre potrebbe essere il giorno in cui anche per i lombardi dai 40 ai 59 anni si apriranno le prenotazioni per la terza dose di vaccino anti-Covid. Somministrazioni a cui, nei prossimi mesi, dovrebbero essere chiamati tutti i cittadini maggiorenni, anche se a scaglioni. Con un andamento simile, insomma, a quello già tenuto durante la fase massiva della campagna vaccinale.
Ad annunciare la notizia è stato L’Eco di Bergamo, spiegando come ieri ci sia stato un incontro tra Regione Lombardia e le altre istituzioni che compongono il sistema sanitario. Ad oggi l’adesione tra gli aventi diritto alle terze dosi è di circa il 30%, ma l’obiettivo è di raggiungere rapidamente almeno il 60%.
Ma per poter somministrare un volume di vaccini che potrebbe tornare ai livelli della fase massiva della campagna (è atteso in Italia forse a dicembre l’ok al vaccino per i bimbi da 5 a 11 anni) serviranno personale e centri in grado di gestire l’afflusso delle persone. Per questa ragione si sta pensando sia alla proroga dei contratti in essere, sia a un ampliamento del numero di hub sul territorio.
Ma bisogna anche capire quali centri vaccinali potranno rimanere attivi così a lungo, visto che molti sono stati realizzati in auditorium o palazzetti. Perciò si sta guardando anche alle farmacie che hanno dato la propria disponibilità nel somministrare i vaccini; sono circa 300 in Lombardia, ma il loro numero potrebbe ulteriormente essere ampliato.