Terze dosi in Bergamasca: il 15 per cento della popolazione target è stato vaccinato
Una percentuale che, secondo ai dati di Regione, è in linea con la media delle dosi “booster” somministrate in tutta la Lombardia
In provincia di Bergamo ha già ricevuto la terza dose del vaccino anti-Covid il 15,09% dei cittadini aventi diritto. Una percentuale che, tutto sommato, è in linea con la media delle dosi “booster” somministrate in Lombardia, stando ai dati aggiornati ad oggi (mercoledì 8 dicembre) pubblicati dalla Regione.
Il primato delle vaccinazioni spetta alla provincia di Lecco, dove è già stato vaccinato il 18,46% dei residenti che si è presentato nei centri vaccinali; segue, al secondo posto, la provincia di Cremona, con il 16,76% d terze dosi inoculate e al terzo posto quella di Como, dove ha ricevuto il “booster” il 16,58% dei residenti.
Fanalini di coda nella classifica della somministrazione delle terze dosi sono le province di Sondrio, dove è stato vaccinato il 13,58% della popolazione, e Lodi, dove ha ricevuto la puntura il 13,87% del target.
Come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, i lombardi che hanno completato il cosiddetto "primo ciclo", ossia quelli che hanno ottenuto la seconda dose (o il preparato monodose Johnson& Johnson), sono circa l'80% della popolazione. Anche in questo caso la provincia più coperta è quella Lecco con 81,71% di vaccinati, seguita da Cremona con l’80,29% e Monza e Brianza con l’80,05%. In Bergamasca questo tasso è pari al 79,54% della popolazione.
La distribuzione delle terze dosi in provincia di Bergamo
In termini assoluti il maggior numero di dosi “booster” è stato somministrato a Bergamo, in tutto 21.853, città seguita da Treviglio (4.848 terze dosi), Dalmine (4.333) e Seriate (3.676).
Guardando la cartina virtuale, considerando le iniezioni in rapporto alla popolazione, i comuni che saltano all’occhio e che presentano una colorazione più intensa sono quelli a ridosso del confine con la provincia di Brescia. Si tratta di quella zona dove durante la prima fase della campagna vaccinale massiva era stata accelerata la distribuzione delle prime dosi, per contenere il focolaio che stava colpendo il Bresciano.
Di conseguenza, per molti cittadini di quei Comuni sono scaduti in anticipo i cinque mesi dal completamente del primo ciclo di vaccinazione e, quindi, hanno potuto accedere alla terza dose prima di altri.