Tornano a casa alcuni sfollati di via Moroni, per gli altri il Comune trova nuove soluzioni
L'amministrazione continuerà a supportare chi non può rientrare: «Co-housing al Villaggio degli Sposi e alloggio comunale in via Broseta»
Iniziano a rientrare in questi giorni, a più di un mese e mezzo da quel 21 agosto in cui scoppiò l'incendio, i cinquanta abitanti di via Moroni che si sono visti andare in fumo casa e ricordi. Gli sfollati, ospitati gratuitamente dal Comune fino al 30 settembre nel Central Hostel di via Ghislanzoni, stanno gradualmente lasciando l'ostello per rientrare nelle proprie case. Ma c'è chi è ancora impossibilitato a fare ritorno, perché alcuni degli appartamenti ai civici 20 e 28 sono ancora inagibili.
Soluzioni per chi ancora non può tornare
L'assessore alle Politiche sociali Marcella Messina, intervistata da L'Eco di Bergamo, ha spiegato: «Alcuni sfollati sono pronti a rientrare a casa, in attesa delle fine degli ultimi lavori, mentre quelli i cui appartamenti saranno inagibili ancora per diverso tempo potranno beneficiare di soluzioni individuate dai nostri Servizi sociali grazie a colloqui ad hoc. Alcune persone le abbiamo collocate in un co-housing nella parrocchia del Villaggio degli Sposi, altre in un alloggio comunale in via Broseta».
Situazione sotto controllo
Oggi, martedì 3 ottobre, si è svolta la riunione del Centro operativo comunale che fa capo a Polizia locale e Protezione civile e alla quale hanno partecipano gli uffici del Comune, Vigili del fuoco e Questura. Non solo, data la delicatezza del tema e la preoccupazione di molti residenti, sono stati invitati anche gli amministratori di condominio dei palazzi interessati dall'incendio. Nel complesso, l'amministrazione garantisce che la situazione è sotto controllo e si è mostrata intenzionata a continuare a supportare gli sfollati di appartamenti ancora inagibili.
Le indagini
Nel mentre, al pm Antonio Pansa è da poco arrivata la relazione dettagliata sulle cause del rogo dal Nucleo investigativo. L'ipotesi di reato contenuta nel fascicolo è incendio colposo, a carico di ignoti, e nel registro degli indagati è stato iscritto il titolare della ditta. Si tratta di un atto dovuto per consentire all'imprenditore di tutelarsi.