Tra pullman sovraffollati e altri che sbagliano strada: la prima mattinata senza treni tra Bergamo e Ponte
Il sistema di bus punto a punto ha rilevato qualche problema che dovrà essere risolto nei prossimi giorni. Male il servizio treno e navetta
Ragazzi arrivati molto presto davanti a scuola, altri in ritardo, pullman vuoti e altri stracolmi: il servizio di bus sostitutivi avviato questa mattina a seguito dell'interruzione del tratto Bergamo-Ponte San Pietro per i lavori del raddoppio ferroviario deve ancora calibrarsi sulle esigenze dei tanti pendolari, soprattutto studenti, che dalla provincia deve raggiungere Bergamo.
Pochi mezzi per la Calusco-Bergamo
I problemi principali si sono verificati, secondo quanto testimoniato dai genitori degli utenti stessi, sulla tratta Calusco-Bergamo, compresa tra quelle punto-punto - ovvero che dai paesi rispettivamente di Cisano-Caprino, Pontida, Ambivere-Mapello, Terno e, appunto, Calusco, arrivano direttamente a Bergamo. Sulla Calusco-Bergamo sono partiti di prima mattina, alle 6.25, due pullman: uno in orario, che è partito dopo aver raggiunto il numero massimo di passeggeri consentiti e un secondo, in ritardo, che si è presto sovraffollato e ha comunque dovuto lasciare a terra alcuni passeggeri.
Gli altri punto-punto
Se a Calusco i pullman sono stati troppo pochi a confronto con la grande affluenza, sempre secondo le testimonianze dei genitori degli studenti pendolari, nella giornata di oggi da Terno ne sono partiti due, di cui uno però vuoto. Anche ad Ambivere e Cisano sono stati messi a disposizione due bus e sono risultati sufficienti in entrambi i casi. Il problema per la tratta di Ambivere è che il pullman, partito intorno alle sette come previsto, è arrivato a Bergamo più di un'ora dopo a causa, secondo quanto riportato da più testimoni, di un passaggio non previsto in autostrada.
Problemi per chi ha preso treno e poi bus
I ritardi non sono mancati e questi hanno coinvolto chi ha scelto il sistema treno fino a Ponte San Pietro e poi bus diretto a Bergamo, con fermata a Bergamo Ospedale. Il sistema misto è quello che ha riscosso meno successo, a causa di treni in ritardo e difficoltà di coordinare e integrare i due servizi.
Per esempio, citando una testimonianza, il treno previsto in partenza alle 6.49 da Paderno, partito con cinque minuti di ritardo (6.54), ne ha accumulato altro durante il tragitto tanto che è arrivato a Ponte alle 7.24 al posto che alle 7.12 come previsto. I due pullman (uno diretto Bergamo, uno con sosta all'Ospedale) in partenza alle 7.20 hanno quindi dovuto attendere i passeggeri del treno e sono quindi partiti alle 7.34. Alla fine, i bus sono arrivati in stazione alle 8.30 e non alle 7.48, come previsto. Per gli studenti è stato un ritardo a scuola da giustificare.
Per incentivare i mezzi pubblici i biglietti devono costare meno rispetto a fare lo stesso tragitto in auto.
Abito a Ponte da 16 anni, provenendo da una città come Genova e quindi ben servita dal servizio pubblico. È stato uno shock constatare che in Lombardia, regione esempio sotto molti aspetti, se non hai l'auto sei tagliato fuori dal resto del mondo. Trovo ridicolo che in un territorio fortemente industrializzato e che quindi genera inevitabilmente traffico automobilistico, manchi completamente interconnessione tra i paesi limitrofi con mezzi pubblici. Il sottoscritto, per andare a lavorare a Dalmine, è costretto ad usare un mezzo privato! 9 km! Ridicolo. Questo raddoppio non porterà grandi benefici, purtroppo.
Sono sicuro che in poco tempo il disagio verrà gestito in maniera consapevole,certo ,armiamoci di un pizzico di pazienza e positivismo,d'altronde per creare e costruire qualche sacrificio di tutti va impiegato,un saluto
Io sono uno degli autisti dei bus sostitutivi partiti da Ponte San Pietro e ritengo ridicolo il fatto che nell'articolo non venga minimamente menzionato il reale motivo del ritardo eccessivo subito dalle corse; la protesta in strada dei cittadini che ha causato incolonnamenti lungo la Briantea e la percorrenza di tale arteria con tempi tripli rispetto alla norma. Ovviamente chi era in strada a protestare era tutta gente in pensione che non si è curata di scegliere un orario che non facesse perdere ore di lavoro ai pendolari o di scuola agli studenti...
Buongiorno, Sono uno studente universitario che da ieri si è trovato immerso nella dimensione treno-navetta. Volevo solo dire che ci si poteva aspettare di peggio: poteva non esserci il personale di assistenza, o la polizia locale a gestire il sovraffollamento delle strade di Ponte. Certo, ci sono state criticità come un'incorretta gestione dei servizi o una non adeguata segnalazione dei punti di partenza e di arrivo ma sono fiducioso che da qui a dicembre 2026, queste esigenze verranno gestite maggiormente, soprattutto se ci si mette di impegno e non si effettua volantinaggio o interruzione del traffico stradale per protesta, uno dei motivi forse non citati, del ritardo delle navette nella mattinata di ieri 05 febbraio. Grazie per l'attenzione