Tracce di tarlo asiatico a Mozzo: gli alberi verranno abbattuti? Non è detto

A Mozzo il tarlo asiatico è tornato, o forse è meglio dire che non se n'è mai andato, solo che ora c'è la prova di un nuovo potenziale rischio per gli alberi del posto.

Ne sono state trovate tracce infatti su alcuni alberi privati della villa del Borghetto durante i controlli annunciati fine di gennaio dal servizio fitosanitario regionale che ha scritto a nove Comuni per avvisare che sarebbero state effettuate «indagini sul verde per rinvenire eventuali segni della presenza di Anoplophora glabripennis, sui rispettivi territori comunali».

I territori critici

I controlli sono stati destinati quindi a quei comuni che lo scorso anno erano stati soggetti a dolorosi abbattimenti per la presenza del tarlo e in via preventiva a quelli vicini, come "cuscinetto", per evitarne la diffusione. Si tratta di Bergamo, Curno, Treviolo, dove diverse piante erano state per questo abbattute, con l’aggiunta di paesi confinanti Lallio, Mozzo e Ponte San Pietro e altri tre oltre la barriera naturale del Brembo, ovvero Presezzo, Bonate Sotto e Bonate Sopra.

Abbattimento? Non è detto

Nel mentre che le indagini proseguono è arrivata quindi la notizia più temuta, ovvero che la presenza del tarlo  è stata effettivamente registrata a Mozzo. Questo non significa che gl alberi interessati, quelli delle ville del Borgehetto e altri di zone limitrofe verranno per forza abbattuti. Ora servono infatti delle analisi di laboratorio.