Tram della Valle Brembana, cinquanta le osservazioni per gli espropri. Bando di gara a gennaio
I cittadini hanno tempo trenta giorni dall'avvio dell'iter, avvenuto alla fine di ottobre. Intanto si modifica qualche fermata
A fine ottobre è partito l'iter che prevede l'esproprio di trecento terreni per la realizzazione del nuovo tratto tramviario che collegherà Bergamo a Villa d'Almè. I cittadini privati hanno trenta giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni a Teb: sono circa cinquanta quelle ricevute finora.
Questi espropri riguardano quasi centomila metri quadrati di aree, a cui si aggiungono altri trentacinque mila a occupazione temporanea che verranno restituite ai proprietari a termine dei lavori. Gli aspetti più critici, come sottolinea L'Eco di Bergamo, riguardano il Comune di Ponteranica, dove i binari attraverseranno proprio il centro abitato e la pista ciclabile verrà spostata per far posto al nuovo tram.
Ci sono però anche alcune novità riguardo il tracciato. A Bergamo, il passaggio della tramvia sarà spostato verso l'area ex Reggiani, a salvaguardia delle case del quartiere Finardi. Di conseguenza, anche la fermata di Santa Caterina sarà spostata qualche decina di metri oltre la vecchia stazione di piazzale Loverini.
Due delle fermate previste potrebbero non essere, inoltre, attivate senza la trasformazione urbanistica delle aree che le circondano. Parliamo di quella del Gres, tra Ramera e Petosino, e della Reggiano tra Borgo Santa Caterina e lo Stadio di Bergamo, che sarà realizzata dove si trova Ponte Pietra e non più in viale Giulio Cesare per evitare dislivelli.
Le fermate saranno complessivamente diciassette, capolinea inclusi. Bergamo ne avrà quattro (stazione, Borgo Palazzo, San Fermo e Bronzetti, che forse verrà rinominata Chorus Life), in comune con la già presente linea T1. Poi il percorso di 11,5 chilometri complessivi si dividerà.
Ora bisognerà attendere che la Conferenza dei servizi (convocata dalla Provincia) dica la propria sul progetto, entro l'11 dicembre. Dopodiché si partirà con il bando di gara. Un primo avviso verrà pubblicato nel mese di gennaio sulla Gazzetta. Poi, a metà del 2023, dovrebbero iniziare i lavori che proseguiranno per altri tre anni. Entro la fine di novembre 2026, i brembani (e non solo) potranno salire a bordo della nuova T2.
Le tempistiche sono determinate dal Pnrr, il Piano nazionale di riprese e resilienza, in cui l'opera è stata inserita. Il costo complessivo ammonta a 178,5 milioni, di cui 125 finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, altri quaranta da Regione Lombardia, 9,5 da Provincia e Palafrizzoni, quattro dai Comuni interessati (Ponteranica, Almè, Villa d'Almè) grazie a fondi forniti al 75% dal Consorzio Bim.