Trecento euro per ottanta ore al mese: sfruttamento? No, è la Dote Comune
Un lettore stupito dell'offerta di tirocinio dal Comune di Osio Sotto. Ma si tratta di un'iniziativa regionale
di Marta Belotti
«Sfruttamento?», è la domanda che si è posto un nostro lettore leggendo il bando, pubblicato dal Comune di Osio Sotto, per la ricerca di un tirocinante a ottanta ore mensili in cambio di un compenso di trecento euro.
«Dopo mesi di polemiche su sfruttamento del lavoro, giovani che hanno poca voglia di lavorare, cittadini che preferiscono il Reddito di cittadinanza e starsene sul divano piuttosto che lavorare, stipendi da povertà, stipendio minimo, stipendio dignitoso e, ovviamente, tutta la parte politica chi si strappa le vesti e a parole fa di tutto per cercare di adeguare le remunerazioni a livelli europei, un amico mi passa un link e cosa c’è scritto?»
E ancora: «Un ente pubblico, in questo caso un Comune bergamasco, cerca un tirocinante a ottanta ore mensili per un compenso di trecento euro (con un impegno di dodici mesi), a cui vanno tolte ovviamente eventuali spese di viaggio. D’accordo che forse il lavoro consiste solo nel fare fotocopie o sistemare cartelle, ma che sia il pubblico a proporre contratti da sfruttato mi pare assurdo».
Il bando in questione è quello regionale per la “Dote Comune 2021”, in scadenza il 21 settembre prossimo, e l’avviso relativo si può trovare non solo sul sito del Comune a cui fa riferimento il lettore, cioè quello di Osio Sotto, ma in altri 57 della Lombardia, per un totale di cento tirocinanti. Per la Bergamasca i Comuni coinvolti sono anche quelli di Caravaggio, Cisano Bergamasco, Ciserano, Cologno e Villongo.
Lucio De Luca, sindaco di Azzano San Paolo e vicepresidente di Anci Lombardia (nella foto in apertura), risponde allo sconcerto (...)