Treno per Orio, assist del Ministero della Cultura a Boccaleone. Il Comitato: «Si cambi il progetto»
Sul sito del Ministero della Transizione ecologica è stato pubblicato un parere tecnico istruttorio della direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio sulla Valutazione d’impatto ambientale: sarebbe favorevole, ma a patto che vengano rispettate alcune condizioni
A fornire un assist al Comitato di Boccaleone, riguardo il possibile semi-interramento del treno che collegherà Bergamo con Orio al Serio, ci ha pensato il Ministero della Cultura. Nei giorni scorsi sul sito del Ministero della Transizione ecologica è stato pubblicato un parere tecnico istruttorio della direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio sulla Valutazione d’impatto ambientale, il quale si dice favorevole a patto che vengano rispettate alcune condizioni.
Evidenziando carenze progettuali, da rimediare nella fase di progettazione esecutiva, il documento chiede che venga realizzato uno studio per l’inserimento delle barriere antirumore in ambito urbano che preveda le «opportune mitigazioni vegetazionali» per le parti opache e, dove non fosse tecnicamente fattibile, anche «compensazioni vegetazionali».
E, soprattutto, il parere ribadisce che «il tratto in direzione aeroporto, compreso tra l’inizio del sovrappasso progettato a scavalco della via Lunga e la galleria già prevista nel progetto in valutazione, dovrà essere interrato, anche al fine di eliminare il sovrappasso medesimo». Una “galleria” prevista non nel punto indicato dagli abitanti del quartiere, ma comunque un interramento della tratta ferroviaria.
Anche la Soprintendenza, alla luce delle osservazioni alla Via pubblicate sulla piattaforma ministeriale, avrebbe evidenziato nel sovrappasso alto circa 7 metri, previsto per il superamento di via Lunga, un punto critico per la compatibilità paesaggistica dell’opera. La ferrovia poi interferirebbe con una porzione di campagna connessa ai corpi santi di Boccaleone e Campagnola.
Del resto, il 2 settembre, incontrando i rappresentanti del Comitato di Boccaleone, i tecnici di Rfi avevano ammesso che un abbassamento della ferrovia nel tratto inserito tra il ponte di via delle Valli e il passaggio a livello sarebbe possibile. Il progetto attuale, invece, prevede un passaggio dei binari a raso.
«Il Comitato di quartiere chiede all’Amministrazione comunale e a tutte le forze politiche bergamasche di tutelare anche l’abitato di Boccaleone – sottolinea un comunicato congiunto, firmato con altri enti e associazioni di quartiere o ambientaliste -, esigendo la modifica del progetto di Rfi con l’abbassamento in trincea del tratto tra il ponte di via delle Valli e l’innesto, dopo il passaggio a livello, con la ferrovia interrata richiesta dalla direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio. Vanno richieste anche le risorse economiche necessarie per un miglioramento di un progetto vecchio e inadeguato».
Nel parere il Ministero della Cultura dice anche che «tutte le operazioni di scavo nel tratto compreso tra il km 1 e il km 3+950 dovranno essere effettuate con assistenza archeologica continuativa», visto che due dei sondaggi archeologici previsti dal progetto di Rfi non sono stati realizzati per problemi di accessibilità delle aree.
«Riteniamo che se il Ministero della Transizione ecologica non ha ancora espresso il proprio parere sulla Valutazione d’impatto ambientale forse qualche problema c’è – aggiungono gli abitanti del quartiere -. Inoltre ci chiediamo come la realizzazione di un collegamento ferroviario sia compatibile con un aeroporto che non ha ancora ottenuto le autorizzazioni ambientali previste dalla legge e che registra un’intensità di traffico aeroportuale, ritenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità, incompatibile con la vivibilità di quartieri cittadini».
«La dichiarazione che il 30 per cento dei passeggeri utilizzeranno il treno resta un’ipotesi – conclude il Comitato di Boccaleone, che online ha raccolto 17 mila firme a sostegno di una modifica dell’attuale progetto -. Il collegamento promesso con l’alta velocità è una chimera, perché non potrà mai passare per la stazione di Bergamo; un collegamento veloce con l’aeroporto di Orio serve solo ed esclusivamente a Milano. Non possiamo accettare silenziosi che venga stravolto un quando sono possibili alternative ragionevoli. Bergamo merita un progetto ben fatto che valorizzi la sua periferia all’ingresso in città».