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Trenord cancella 53 corse in Lombardia, disagi anche nella tratta Milano-Bergamo

Il caldo torrido manda mette a dura prova gli impianti dei treni. La società lombarda ha spiegato che si sono rese necessarie manutenzioni straordinarie, ma intanto arrivano le critiche del comitato dei pendolari e del gruppo dei 5 Stelle in Regione

Trenord cancella 53 corse in Lombardia, disagi anche nella tratta Milano-Bergamo
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Sono state ben 53 le corse cancellate da Trenord in Lombardia nel periodo tra lunedì 18 luglio fino a oggi 21 luglio: numeri importanti, con la linea S2 di Mariano Comense a risentire in particolare della situazione, sebbene anche i viaggiatori bergamaschi ne siano finiti vittime, con soppressioni e ritardi nella tratta Milano-Bergamo via Carnate, soprattutto nella fascia serale, tra martedì 19 e mercoledì 20 luglio. La causa a quanto pare, come specificato dalla stessa società, sarebbero le «manutenzioni straordinarie» sui treni, dovute all’eccessivo caldo di questi giorni.

Come riportato oggi (giovedì 21 luglio) da l’Eco di Bergamo, il Comitato pendolari bergamaschi ha lamentato problemi sulla linea di Pioltello martedì 19 luglio scorso, con il treno delle 18,30 partito mezz’ora dopo e quello delle 19 che ha lasciato la stazione un’ora dopo, mentre la corsa delle 19,30 è stata addirittura cancellata.

L’azienda regionale ha spiegato che si sono dovuti fermare i treni che non possono assicurare ai viaggiatori l’aria condizionata. In particolare, le azioni sono da ritenersi «necessarie per garantire un piano di manutenzione straordinaria dei treni sottoposti a eccezionali sforzi, specialmente sui sistemi di trazione e di condizionamento delle vetture. La gran parte dei convogli oggi in circolazione – ha specificato Trenord - è dotata di impianti di condizionamento che si bloccano in autoprotezione al superamento dei 35 gradi centigradi. Ragioni di sicurezza, dunque, richiedono interventi manutentivi costanti e più frequenti del solito». Ad essere coinvolti non sarebbero i treni di nuova generazione, bensì quelli più vecchi.

La vicenda, com’era intuibile, ha attirato le critiche dell’opposizione al Pirellone, che del resto non ha condiviso la decisione della Giunta di centrodestra di prolungare il contratto alla società per la gestione della rete ferroviaria, per poi eventualmente rinnovarlo alla scadenza. Il capogruppo dei grillini lombardi, Nicola Di Marco, ha infatti chiesto la rimozione dell’amministratore delegato dell’azienda, Marco Piuri, con la motivazione che sia «assurdo credere che Trenord abbia dato la motivazione del caldo eccezionale a tutti i pendolari, che ogni giorno sono costretti a sopportare disservizi, ritardi e cancellazioni. Sono state annunciate, inoltre, composizioni ridotte dei convogli. Probabilmente, se deve effettuare oggi delle manutenzioni straordinarie sui treni, significa che ha fallito nel lavoro quotidiano. La manutenzione è, infatti, uno dei punti deboli dell’azienda e oggi più che mai i nodi vengono al pettine». Gli esponenti dei 5 Stelle hanno poi invitato la Regione ad intervenire sulla vicenda, ma al momento non sono arrivate repliche in proposito.

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