La critica del Pd

Trenord, le linee bergamasche le peggiori dopo Pavia. Boom di penali: ben 11,2 milioni

Il 2022 è stato un anno per il servizio, soprattutto nella nostra provincia. E il 2023 non è iniziato molto meglio, dicono i numeri

Trenord, le linee bergamasche le peggiori dopo Pavia. Boom di penali: ben 11,2 milioni
Pubblicato:
Aggiornato:

Il Pd bergamasco ritorna sulla questione Trenord e su quella che definisce una «situazione disastrosa in Lombardia», dove nei primi sei mesi di quest’anno le penali incassate dalla Regione sono aumentate di sette volte, passando da 1,5 milioni di euro previsti a 11,2 milioni.

A Bergamo la situazione peggiore dopo Pavia

Si tratta di somme versate dell'azienda alla Regione, per non aver rispettato gli standard previsti nel contratto di servizio. Il dato lo ha ascoltato il gruppo regionale dem in Commissione Trasporti, nel corso della discussione sull'assestamento di bilancio, direttamente dalla Direzione generale dell’assessorato.

«Non solo - ha aggiunto il consigliere Davide Casati -, è emerso che, nel 2022, 160 linee sono risultate sopra i limiti di puntualità, quelli per i quali scatta il bonus, ovvero il trenta per cento di sconto sull’abbonamento successivo. La provincia di Bergamo non fa eccezione, anzi, si posiziona sul podio delle peggiori di Lombardia, al secondo posto dopo Pavia».

Disservizi dai sei ai nove mesi

Nel 2022, le linee di Bergamo si sono salvate solo i mesi di febbraio e aprile con zero necessità di rimborso, ma il resto dei mesi le prestazioni non sono state di certo ottime: la peggiore in assoluto è la linea Bergamo-Carnate-Milano, che vede riconoscere il bonus ai suoi pendolari per nove mesi su dodici nel 2022, tranne a febbraio, marzo e aprile.

Segue la Bergamo-Pioltello-Milano con sette mesi e la Lecco-Bergamo-Brescia con sei mesi di disservizi. Non sono andati meglio i primi quattro mesi di quest'anno: quasi sempre i problemi ad almeno due linee hanno portato al rimborso ai propri pendolari: ancora una volta, per tre mesi su quattro la peggiore è stata la linea Bergamo-Carnate-Milano.

Rischio aumento biglietti e abbonamenti

«Sulla questione Trenord si sta consumando uno scontro durissimo nella Giunta regionale – ha commentato Casati–, ma le questioni interne alla maggioranza poco importano ai cittadini, a fronte di un servizio che non funziona e di un affidamento a Trenord rinnovato per altri dieci anni, con un aumento di corrispettivi di quasi cento milioni di euro l’anno». In totale, dal 2023 al 2032 la società dovrebbe prendere 542 milioni di euro. Un incremento che, però, sarà vincolato dagli indicatori di qualità.

«Il tutto - ha concluso il consigliere d'opposizione - senza la minima valutazione della qualità del servizio offerto, del livello di gestione della società stessa e delle esigenze di riorganizzazione. A ciò vanno associati aumenti nell’ordine del quaranta per cento di biglietti e abbonamenti, per un’esplosione dei costi pari a 97 milioni di euro l’anno, che andranno a togliere risorse al Trasporto pubblico locale». Come spiegato dall'assessore ai trasporti Franco Lucente, le stime specifiche parlano di aumenti del biglietto ordinario del dieci per cento, degli abbonamenti tra il venticinque e il cinquanta per cento.

Seguici sui nostri canali