- Registrazione tribunale Bergamo n.7/2018
- ROC 15381
- Direttore responsabile Andrea Rossetti
- Gestione editoriale Media(iN) Srl
Contatti
- Email redazione@primabergamo.it
- Telefono 035235110
Pubblicità
-
Concessionaria
Publi(iN) Srl
- Email publiin@netweek.it
- Telefono 03999891
Info e note legali
© Copyright 2025 Media(iN) Srl
Tutti i diritti riservati.
Servizi informatici provveduti da Dmedia Group SpA Soc. Unipersonale Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F. e P.IVA 13428550159 Società del Gruppo Netweek S.p.A. C.F. 12925460151
Se ne va un'ampia fetta della green belt che, con la sua superficie traspirante, potrebbe mitigare i pesanti effetti del riscaldamento globale sulla qualità della vita. Quando i nostri nipoti soffocheranno vivendo in un posto alienante e orribile potranno ringraziare questi amministratori illuminati e lungimiranti, che hanno svenduto e profanato la terra dei nostri avi. Spero che la storia ricordi i loro nomi e li riconosca colpevoli.
Medesimo pensiero di Sebastian non serviva cementificare.
Il comune di Bergamo ha fatto un PGT innovativo dicendo basta al consumo di suolo, ma molti paesi della Provincia, liberi di fare quello che vogliono senza un minimo coordinamento, stanno cementificando ogni metro quadrato. Bello fare i paladini contro la deforestazione in Amazzonia, ma guardando cosa sta succedendo qui non siamo da meno.
La Bassa bergamasca è già ora un forno d'estate, ma noi non siamo contenti e continuiamo a cementificare ovunque ampliando l'effetto isola di calore...i nostri figli ci ringrazieranno per l'ambiente che gli stiamo lasciando !
Le aree compromesse sono solo una piccola parte dell'area, la stra grande maggioranza delle aree sono normalissimi campi agricoli. Regolarmente coltivati e non necessitano di alcun recupero.