sciopero?

Troppo lavoro per i "Prime Days": Amazon nega l'assemblea sindacale ai lavoratori di Cividate

Nel magazzino della multinazionale la tensione ha raggiunto il culmine dopo una serie di altre criticità riscontrate. Filt-Cgil: «Non cederemo»

Troppo lavoro per i "Prime Days": Amazon nega l'assemblea sindacale ai lavoratori di Cividate
Pubblicato:
Aggiornato:

C'è troppo lavoro perché è in corso la campagna sconti "Prime Days" e quindi l'assemblea della Filt-Cgil non si potrà svolgere per i lavoratori del magazzino Amazon di Cividate. È questo il succo di una comunicazione arrivata al sindacato dalla direzione del magazzino del paese bergamasco.

«La convocazione di un'ora di assemblea per ciascuno dei tre turni nella giornata di martedì 16 luglio era stata tuttavia inviata dalla Filt-Cgil in anticipo, l'8 luglio scorso», sottolinea Pierluigi Costelli della segreteria Filt-Cgil di Bergamo.

«Non cederemo al ricatto»

«Amazon sta cercando di impedire il legittimo svolgimento di un'assemblea  sindacale regolarmente convocata», continua Costelli in merito al fato considerato «grave, anzi gravissimo» dal sindacato. Aggiunge: «Nel Ccnl è stabilito un preavviso di almeno 24 ore. Non ci è mai successo di ricevere una comunicazione del genere da un'azienda. Il diritto di riunirsi in assemblea è sancito dallo Statuto dei Lavoratori. Il rispetto della legge di un Paese è obbligo anche per le multinazionali. Non ci faremo intimidire e siamo certi che nemmeno i lavoratori cederanno a questo ricatto».

Sono tre le fasce orarie delle assemblee programmate: domani dalle 13.30 alle 14.30, poi per i lavoratori del turno pomeridiano dalle 21.30 alle 22.30 e per quelli del turno notturno dalle 3.15 alle 4 15 del mattino del 17 luglio. Il sindacato annuncia che le assemblee sono tutte confermate «sia nel caso che l'azienda ci faccia entrare nel magazzino come nel caso che ci lasci per la strada. E a questo punto discuteremo con i lavoratori la proclamazione di uno sciopero».

Le criticità lamentate dai lavoratori

Il tentativo di impedire lo svolgimento dell'assemblea è solo il culmine di una serie di tensioni tra Filt-Cgil e Amazon, a causa di una serie di irregolarità lamentate dal sindacato. Si tratta di criticità tutte legate al controllo che Amazon esercita – con particolare severità in questo magazzino – sui singoli lavoratori, tramite telecamere e login, modalità che la Filt ha definito come «pratiche contrarie alle prescrizioni dell'Ispettorato del Lavoro».

Costelli specifica: «Abbiamo prove documentali forniteci dall'interno che attestano il monitoraggio dei singoli dipendenti attraverso il meccanismo del login in ogni postazione di lavoro (e la definizione di classifiche dei lavoratori più veloci) e attraverso le immagini delle telecamere visionate in tempo reale, con un controllo sulla base del quale vengono poi messe in atto continue pressioni ma anche vere e proprie ritorsioni, come l'assegnazione di mansioni più faticose o la mancata autorizzazione delle ferie richieste».

La risposta di Amazon

Nel tardo pomeriggio di ieri (15 luglio) è arrivata anche la risposta di Amazon alle accuse mosse dalla Cgil: «Ciò che è stato dichiarato non corrisponde a verità: non c’è alcuna volontà di impedire lo svolgimento dell’assemblea. Già dalla scorsa settimana abbiamo richiesto alla Filt Cgil di rinviare alla prossima settimana l’assembla indetta. Di fatto, l’unica ragione è la concomitanza con la settimana del Prime Day, la cui data era stata già comunicata il 22 maggio».

La multinazionale continua: «Riguardo agli altri punti riportati nel comunicato, riteniamo doveroso ribadire quanto segue: siamo orgogliosi delle condizioni di lavoro che offriamo nei nostri magazzini e manteniamo un dialogo aperto con le organizzazioni sindacali stipulanti il contratto collettivo nazionale applicato, per raccogliere per il loro tramite le istanze dei lavoratori e migliorare ulteriormente le condizioni di lavoro. Amazon non supporta la creazione di alcuna classifica tra i dipendenti in base alla velocità. Non generiamo classifiche dei lavoratori. Gli strumenti di gestione della produzione e organizzazione del lavoro presenti nel sito di Cividate al Piano sono stati autorizzati dall’Ispettorato del Lavoro. Amazon è un'azienda e come tutte le aziende di produzione, e di logistica in particolare, si basa sui dati: è uno dei modi principali in cui ci assicuriamo di fornire un servizio eccellente ai nostri clienti, garantendo che ogni dipendente possa svolgere il proprio lavoro al meglio. Tutte le telecamere presenti nel magazzino di Cividate sono state approvate dall’Ispettorato territoriale di Bergamo. Il magazzino ha una superficie di oltre 180 mila mq, le 437 telecamere interne coprono le aree a maggiore rischio di furti o danneggiamenti, cioè aree in cui vengono stoccati e movimentati i prodotti».

La nota di Amazon prosegue: «Le attività vengono assegnate ai lavoratori sulla base di un sistema di rotazione delle mansioni che tiene in considerazione l’esperienza lavorativa, le abilitazioni ottenute e le attività svolte in un determinato arco di tempo, al fine di bilanciare al meglio i carichi di lavoro. All’uscita dei nostri magazzini sono previsti controlli a tutela dei prodotti custoditi all’interno mediante metal detector, come avviene nella maggior parte degli esercizi commerciali. I controlli vengono effettuati esclusivamente sugli oggetti, non viene effettuata alcun tipo di perquisizione personale. Inoltre Amazon comunica ai propri dipendenti regole e raccomandazioni circa gli oggetti che è consentito portare all’interno del magazzino; per i lavoratori che rispettano tali regole, i controlli in uscita non superano in totale il tempo massimo di un minuto».

Commenti
Michele

Schiavitù

Seguici sui nostri canali