In arrivo un importante riconoscimento per il suo ruolo di città referente del sito Unesco “Opere di difesa veneziane del XVI e XVII secolo. Stato di Terra – Stato di Mare Occidentale”. Il progetto “di fortezza in fortezza” presentato dal Segretariato internazionale Unesco presso il Comune di Bergamo, si è aggiudicato un finanziamento di 200 mila euro nell’ambito del bando del Ministero della Cultura dedicato agli interventi a favore dei siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Un progetto a tre città
Il bando ha ammesso complessivamente 31 domande, per un totale di 3.620.374 euro di risorse. Le somme sono state suddivise tra due piani gestionali: il primo, da 1.900.374 euro, destinato ai servizi di assistenza ai siti italiani tutelati dall’Unesco; il secondo, pari a 1.720.000 euro, riservato agli interventi di valorizzazione dei siti patrimonio dell’umanità.
L’iniziativa, della durata di 18 mesi, sarà realizzata congiuntamente con le altre due città italiane comprese nel sito seriale: Peschiera del Garda e Palmanova. Il progetto risponde a una delle sfide più urgenti del Programma Unesco per il Patrimonio Mondiale e il Turismo Sostenibile, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni concrete per un turismo rispettoso dei luoghi e delle comunità che li abitano.
Il Visitor Management Plan
Il risultato finale del progetto sarà la redazione del Visitor management plan, il piano per la gestione dei visitatori. Si tratta di un documento operativo richiesto da Unesco per garantire una gestione sostenibile dei flussi turistici, favorire la sensibilizzazione dei visitatori e coinvolgere attivamente le comunità locali.
L’obiettivo è promuovere comportamenti responsabili e strategie condivise per affrontare il tema sempre più attuale del rapporto tra turismo, tutela del patrimonio culturale e qualità della vita nei centri urbani.
Co-progettazione con il territorio
Per garantire un approccio realistico e condiviso, il progetto prevede il coinvolgimento diretto degli stakeholder locali di ciascuna città attraverso tavoli di co-progettazione. Questo metodo collaborativo e inclusivo permetterà di elaborare un piano attento anche all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 11 dell’Agenda 2030, dedicato a città e comunità sostenibili.
Ai tavoli prenderanno parte attori significativi dei settori del turismo, della mobilità, della tutela del patrimonio, della promozione culturale e dell’industria creativa. Un approccio che mette al centro le esigenze del territorio e la partecipazione attiva di chi vive e lavora nei luoghi patrimonio dell’umanità.