Nuovo modello

Tutti riuniti a Newcastle per discutere della "Città della Longevità": c'era anche Bergamo

Insieme a partner, esperti e leader di pensiero di tutto il mondo, c'erano il rettore dell'Università Cavalieri e il sindaco Gori

Tutti riuniti a Newcastle per discutere della "Città della Longevità": c'era anche Bergamo
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City of Longevity, che tradotto significa "Città della Longevità": è il nuovo progetto presentato ieri, giovedì 6 luglio, a Newcastle Upon Tyne - in Gran Bretagna - ed è il primo nel suo genere che mira a creare un ambiente urbano inclusivo, accessibile ed equo che supporti la popolazione anziana consentendo ai giovani di prosperare man mano che invecchiano.

Alla presentazione del progetto, promosso dal National Inovation Centre for Aging (Nica), insieme a partner, esperti e leader di pensiero di tutto il mondo, c'era anche una controparte bergamasca: il rettore dell'Università degli Studi di Bergamo Sergio Cavalieri e il sindaco Giorgio Gori, accompagnati dalla delegata del rettore al Public Engagement Francesca Morganti e dall’assessore alle Politiche sociali Marcella Messina.

A Bergamo quasi ventinovemila over 65

«Come Università - spiega il rettore Cavalieri - ci proponiamo di avanzare proposte e potenziare servizi e infrastrutture di prevenzione, cura e mobilità più efficienti, a partire dalle città. Un orizzonte prossimo che, grazie all’accordo siglato con il National Innovation Centre for Ageing, trova piena realizzazione dando voce all’identità plurale dei nostri territori, facendo leva su un patrimonio di ecosistemi dell’innovazione e filiere industriali ad alto impatto tecnologico».

L'Italia è prima in Europa per percentuale di popolazione ultrasessantacinquenne (circa quattordici milioni di persone, pari al 23,8 per cento della popolazione) e per percentuale di over ottanta (ben il 7,5 per cento). Entro il 2050, un terzo della popolazione del nostro Paese avrà superato quota 65 anni, gli over 80 saranno raddoppiati.

«Questi dati - commenta il primo cittadino - ci mettono di fronte al fatto che le città italiane ed europee, dovranno costruire sistemi di welfare sempre più strutturati e capillari. A Bergamo gli over 65 hanno quasi raggiunto quota ventinovemila persone, circa il venticinque per cento della popolazione cittadina. La nostra città da tempo è al lavoro per costruire nuove proposte e nuove esperienze sul tema dell’ageing (invecchiamento, ndr), superando la logica meramente assistenziale e costruendo un modello fatto anche di invecchiamento attivo, collaborazione tra generazioni e servizi innovativi».

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