Ucraina, i cittadini già presenti in provincia hanno tassi vaccinali analoghi ai bergamaschi
Probabilmente sarà diverso il quadro per i profughi in arrivo: in Ucraina vaccinato il 35 per cento circa della popolazione
Appena il 14,4 per cento dei cittadini ucraini già residenti nella nostra provincia non si è vaccinato contro il Covid; un dato, questo, sovrapponibile al tasso di no-vax bergamaschi. Probabilmente sarà diverso, invece, il quadro legato ai profughi in arrivo.
«Solo il 36,19 per cento della popolazione ucraina è vaccinata con almeno una dose in patria - spiega Alberto Zucchi, direttore del servizio epidemiologico aziendale dell’Ats di Bergamo -. Questo è, mediamente, quanto dovremmo riscontrare tra gli arrivi umanitari nei prossimi giorni. D’altra parte, il sistema sanitario territoriale ha organizzato modalità di accoglienza finalizzate a verificare la situazione dei singoli e a proporre loro la vaccinazione, innanzitutto quella anti Covid».
Tra le 5.023 persone di origine ucraina presenti in Bergamasca (il 78 per cento è costituito da donne, il restante 22 per cento da uomini) solo una piccola parte non ha «intrapreso alcun percorso iniziale di vaccinazione anti-Covid – aggiunge Zucchi -, un dato sostanzialmente sovrapponibile a quello dei cittadini bergamaschi, pari al 13,3 per centro, che rappresenta un indicatore di rilievo sull'ottima sensibilità dei cittadini ucraini verso la vaccinazione».
Per determinare il tasso di copertura vaccinale, fa sapere l’Agenzia di tutela della salute, sono stati tolti dal denominatore (5.023) i circa 200 infanti in età non vaccinabile; residuano quindi 4.823 cittadini ucraini stabilmente presenti in età vaccinabile.