Una nuova primavera (senza mascherine e Green Pass) allo storico luna park della Celadina
Inaugurato il 29 aprile, resterà in città fino al 29 maggio. Caduti gli obblighi imposti dalla pandemia. 40 mila biglietti donati ai profughi ucraini
di Federico Rota
Camminando tra le giostre del luna park, alla Celadina, si respira di nuovo aria di primavera. Un po’ perché è stagione, un po’ perché sul piazzale i dispenser contenenti il gel igienizzante e i cartonati che ricordavano ai frequentatori di indossare le mascherine e di esibire il Green Pass prima di entrare sono scomparsi. È rimasta solamente la sagoma di un omino all’ingresso, che suggerisce di lavarsi frequentemente entrambe le mani.
«La prudenza non è mai troppa, visto quel che abbiamo passato negli ultimi due anni, ma è stato bello poter riaprire a Bergamo gustandoci questo pizzico di libertà in più rispetto all’apertura dello scorso settembre», racconta Marco Piccaluga, che gestisce l’omonimo autoscontro, un’attrazione classica e senza tempo, ancora oggi tra le più gettonate dalle comitive dei ragazzi. Marco, così come la sua famiglia, sono di casa a Bergamo, visto che dal 1967 sono una presenza fissa del luna park che viene allestito alla Celadina. «Prima mi separava dai clienti una barriera in plexiglass – continua -. Adesso si nota un’atmosfera completamente differente».
Il luna park è stato inaugurato venerdì scorso (29 aprile), riscuotendo fin dalle prime ore un grande successo. Decine e decine di genitori hanno accompagnato mano nella mano i propri figli tra le giostre. Nell’arco dell’intera serata di venerdì si è raggiunto anche un picco di mille visitatori (il massimo consentito). «L’affluenza lo scorso week-end è stata ottima - conferma Piccaluga -. Purtroppo nei primi giorni di questa settimana abbiamo assistito a una flessione delle presenze. Anche perché sono stati giorni caratterizzati dal meteo incerto, che purtroppo ci condiziona e che, sfortunatamente, ci ha penalizzato».
Nel complesso sono una settantina le attrazioni allestite sul piazzale del quartiere Celadina: dal tiro a segno alla nave dei corsari animata, dal tagadà agli autoscontri, passando per il brucomela e gli scivoli. (...)