Traffico e disagi

«Un'ora dal viadotto di Sedrina a Bergamo: tutta colpa dei lavori per la tramvia T2»

La segnalazione di un lettore, che ogni mattina percorre il tragitto da Piazza Brembana. Lunghe code al mattino e alla sera

«Un'ora dal viadotto di Sedrina a Bergamo: tutta colpa dei lavori per la tramvia T2»
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Andare e tornare dalla Valle Brembana? «Un calvario». Tutta colpa, secondo la  segnalazione di un lettore, del cantiere per la realizzazione della linea T2, il tram che nel 2026 collegherà Bergamo a Villa d'Almè. La situazione parrebbe essere peggiorata dopo la chiusura, dallo scorso 28 ottobre, di via Dante Alighieri a Villa d'Almè, per permettere la realizzazione del Ponte Rino, che ospiterà i due binari della nuova linea tramviaria.

Fino a un'ora e mezza per percorrere quaranta chilometri

«Parto da Piazza Brembana verso Bergamo ogni giorno alle 7 del mattino - spiega il lettore -. Finisco di lavorare alle 18. Da quando è stato aperto il cantiere per il tram, ogni mattina impiego un'ora dal viadotto di Sedrina per raggiungere la città. Lo stesso la sera, al ritorno».

Che la ex strada statale 470 della Valle Brembana non sia particolarmente scorrevole, è ormai risaputo. Specialmente nei fine settimana, quando si formano le code più importanti. Ma anche i giorni feriali non scherzano: al mattino, i serpentoni di auto si formano già dal viadotto di Sedrina (ancora funzionante a "metà", per via dei lavori non ancora terminati). Senza contare i numerosi incidenti che si verificano.

Al rientro, il traffico comincia già da via Baioni, per poi proseguire fino alla rotonda di Arlecchino e - spesso - anche oltre. Da Bergamo a Piazza Brembana, una quarantina di chilometri in tutto, ci si può impiegare fino a un'ora e mezza, quando la percorrenza media dovrebbe essere di cinquanta minuti. Sebbene le criticità dell'unica arteria brembana siano risapute, pare un peggioramento si sia registrato dopo l'inizio dei lavori legati alla tramvia T2.

Il cantiere per la T2 ha peggiorato le cose?

«Il problema è la chiusura di via Dante per posizionare il nuovo ponte - scrive un utente sul gruppo Facebook Viabilità in Valle Brembana -. Poi, andrebbe vietata la svolta a sinistra a Villa d'Almè, per chi va in direzione Bergamo, obbligandoli ad andare alla rotonda dell'Arlecchino». Dal 28 ottobre, via Dante a Villa d'Almè è stata infatti chiusa per la realizzazione del Ponte Rino.

Fino al 31 dicembre, è stato istituito il divieto di transito a tutti i veicoli dall'intersezione con via Gotti fino alla corrispondenza con la curva in direzione di via Campus. Dalla strada statale 4470, in direzione via Mazzi, è consentito il transito in via Mazzi/Dante fino all'inizio del cantiere ai soli residenti e autorizzati.

A ciò si aggiungono i lavori a Ponteranica, dove il consigliere di minoranza Francesco Mastrorocco aveva sottolineato lo scorso luglio i disagi relativi alla chiusura di via Papa Giovanni XXIII che costringeranno, fino a fine anno, i veicoli a immettersi sulla ex statale 470 da via Fustina, regolata da un semaforo i cui tempi del verde sono stati allungati con la conseguente formazione di code fin da Villa d'Almè, che gravano ulteriormente sul - già pesante - traffico.

Commenti
Marco88

Uno che fa il pendolare da piazza brembana e' un santo....ma un po' di telelavoro da casa non si puo' fare? Bisogna obbligare tutti ad andare in ufficio?

Massimo

Quindi le strade così come sono fanno schifo ed è colpa degli amministratori disonesti. Se costruiscono nuove soluzioni (teb e linea verso Dalmine) è uno schifo ed è colpa di amministratori disonesti. Non male come coerenza.

Marcello

Quando la tranvia sarà operativa, ad Almè arriveranno tante auto come adesso, e non troveranno posto nei fantomatici parcheggi d'interscambio, nemmeno se gli autisti vorranno lasciarle lì e prendere il tram. Sarà un altro mezzo usato solo da studenti e "viaggianti a ufo", vedrete...

Giambattista Carrara

Finirà come il raddoppio 🥶🥶🥶sulla Dalmine Villa era meglio prima🐐🐐🐐🐐

Francesco Giuseppe

E quindi chi se ne frega degli enormi disagi di chi lavora, e per farlo deve muoversi su quelle strade, sigg. Carlo Alberto ed Egidio? E quindi chi paga le enormi spese quotidiane in più e le relative perdite di tempo? Servisse a qualcosa, almeno. Invece finirà come la T1 che non ha diminuito nessuna coda dalla valle Seriana, né in discesa né in salita. Soldi agli amici e danni per gli altri.

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