Fine di un'epoca

Vaccinazioni, chiude il centro dell’ospedale Papa Giovanni XXIII per l’emergenza Covid-19

La sua attività nel corso dei mesi si è estesa anche ad altre prestazioni vaccinali

Vaccinazioni, chiude il centro dell’ospedale Papa Giovanni XXIII per l’emergenza Covid-19
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Chiuderà alla fine del mese il centro vaccinale allestito all’esterno dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII a gennaio 2022. Inizialmente destinato alle sole vaccinazioni anti Covid19, la sua attività nel corso dei mesi si è estesa anche ad altre prestazioni vaccinali, come i vaccini antinfluenzale, anti Herpes Zoster, anti Papilloma Virus, oltre che per il vaiolo delle scimmie e vari tipi di pneumococco e meningococco.

Per Herpes Zoster e Papilloma Virus sono ancora attive le campagne vaccinali rivolte a specifiche coorti di cittadini che risiedono nel territorio di competenza della ASST Papa Giovanni XXIII. Fino a fine mese le giovani donne nate tra il 1998 e il 2005 hanno l’opportunità di ricevere gratuitamente la vaccinazione contro il Papilloma Virus (HPV), mentre i nati negli anni dal 1952 al 1958, uomini e donne, possono vaccinarsi contro l’Herpes Zoster. Prenotazioni ancora aperte online qui.

Centro vaccinale 1
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Centro vaccinale 2
Foto 2 di 2

Durante i 16 mesi di attività del centro sono state somministrate 120.000 dosi di vaccino anti Covid-19 (su un totale di oltre 650.000 dosi di vaccino anti Covid-19 erogate complessivamente dalla Asst Papa Giovanni XXIII) e 18.000 dosi di altri tipi di vaccino, per un totale di oltre 138.000 somministrazioni. Nel periodo di massima attività ben 13 linee vaccinali hanno lavorato in contemporanea, con un picco giornaliero di 2.851 somministrazioni.

“La chiusura di questo centro vaccinale, che abbiamo fortemente voluto per assicurare un hub vaccinale in città dopo la riconsegna degli spazi alla Fiera di Bergamo, ci riporta inevitabilmente con il pensiero ad alcuni dei momenti più difficili della lotta al Coronavirus – ha dichiarato Maria Beatrice Stasi, direttore generale della Asst Papa Giovanni XXIII –. Da allora tanta strada è stata fatta ed è anche grazie allo straordinario lavoro che è stato svolto in questo centro che siamo ritornati gradualmente ad una situazione di normalità. Voglio ringraziare tutti i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, il personale tecnico e amministrativo la cui dedizione e professionalità hanno garantito ancora una volta il buon funzionamento di una macchina estremamente complessa, senza scordare il contributo fondamentale arrivato dai volontari della Protezione civile e da quelli delle associazioni attive in ospedale, che si sono riorganizzate per esserci dove c’era più bisogno".

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