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Vaccinazioni in Bergamasca: ventenni e trentenni volano, studenti (12-19 anni) indietro

Al 2 settembre, l'85.5 per cento dei bergamaschi aveva ricevuto almeno la prima dose. Sono 145 i Comuni Covid free

Vaccinazioni in Bergamasca: ventenni e trentenni volano, studenti (12-19 anni) indietro
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Il bilancio del report settimanale di Ats Bergamo sulla situazione del contagio nella nostra provincia, diffuso mercoledì 1 settembre, è in chiaroscuro: da un lato viene segnalata una crescita dei nuovi casi negli ultimi sette giorni, seppur timida (sono 145 i Comuni “Covid free”); dall’altro evidenzia gli ottimi numeri della campagna vaccinale, che di giorno in giorno continuano a migliorare.

È proprio questo secondo dato quello su cui soffermarsi. Perché è ormai evidente che l’unico modo per evitare che la pandemia torni a picchiare duro è vaccinare il più possibile. Stando ai dati di Regione Lombardia aggiornati alla mattina di giovedì 2 settembre, attualmente l’85,54 per cento della popolazione target provinciale (cioè sopra i 12 anni di età, 946.801 bergamaschi) ha ricevuto almeno la prima dose. Di questi, oltre 680 mila hanno completato il ciclo.

Nel complesso, in Bergamasca i Comuni con una miglior copertura vaccinale almeno della prima dose sono Piazzolo (98,65 per cento della popolazione target), Cassiglio (96,88 per cento) e Colere (96 per cento). Quelli meno “virtuosi”, invece, sono Oltre il Colle (75,26 per cento), Mezzoldo (75,82 per cento) e Cazzano Sant’Andrea (77,09 per cento). Bergamo è a metà classifica, all’83,15 per cento, inferiore al dato di Treviglio, seconda grande città della nostra provincia, che è invece a quota 85,87 per cento.

Un report stilato dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia a inizio settimana consente anche di vedere quali sono le fasce d’età, in ogni provincia, che meglio hanno risposto alla chiamata al vaccino. Un’analisi che permette di notare come siano gli under 30 (20-29 anni) quelli che, in Bergamasca, hanno dato la risposta migliore nel minor tempo, se si considera che sono stati gli ultimi ad avere accesso alla campagna: il 76,88 per cento di loro, al 30 agosto, aveva ricevuto almeno la prima dose. (...)

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