Comunicazione dell'Ats

Vaccini antinfluenzali e antipneumococco potenzialmente alterati somministrati in Bergamasca

Non si tratta dei vaccini anti-Covid. Multato il grossista per seimila euro e informata la procura per l’ipotesi di reato di vendita di medicinali guasti e imperfetti

Vaccini antinfluenzali e antipneumococco potenzialmente alterati somministrati in Bergamasca
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Vaccini antinfluenzali e antipneumococco potenzialmente alterati sono stati consegnati da un distributore all’ingrosso della Bergamasca ad alcune farmacie del territorio e, in seguito, somministrati anche ad alcuni pazienti.

Lo ha reso noto oggi (14 aprile) l’Ats di Bergamo, specificando che al momento «non sono state segnalate reazioni avverse – si legge in un comunicato -. L’Ats sta verificando con le aziende produttrici l’impatto delle alterazioni termiche sui vaccini in questione, anche in relazione alla durata del malfunzionamento dei frigoriferi».

Tutto nasce dai controlli periodici svolti dall’Agenzia di tutela della salute sulla filiera di distribuzione di farmaci e vaccini. «L’alterazione è stata causata dal malfunzionamento del frigorifero in cui erano conservati in una farmacia di Milano, che li ha restituiti al grossista locale e non inviati direttamente allo smaltimento – spiega il comunicato di Ats -. Da parte sua, anche il grossista della Bergamasca non li ha immediatamente condotti allo smaltimento per via di un errore umano e così sono stati consegnati ad alcune farmacie e somministrati ad alcuni pazienti».

I vaccini in questione non sono vaccini anti-Covid ma sono quelli antinfluenzali e antipneumococco della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2021-2022. Sono vaccini che seguono la via farmacia-medico di base e, quindi, non sono entrati nel circuito dei centri vaccinali. Nel frattempo, l’Ats ha sospeso tutte le attività a rischio del distributore in questione, multato il grossista con un verbale da 6 mila euro e informato la procura per l’ipotesi di reato di vendita di medicinali guasti e imperfetti.

«Per quanto riguarda il possibile impatto sulla salute degli assistiti che hanno ricevuto vaccini potenzialmente alterati – conclude la nota stampa -, l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo ha chiesto la collaborazione dell'Istituto Farmacologico Mario Negri perché possa contribuire nell’ambito delle proprie competenze al monitoraggio dei pazienti, a definire il percorso di cura migliore e possibili adeguamenti dell'iter vaccinale dei soggetti coinvolti».

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