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Val Taleggio, c'è del letame alla sorgente: l'acqua dovrà essere bollita

Sia a Vedeseta che a Taleggio è stata emanata un'ordinanza che prevede la bollitura dell'acqua per venti minuti prima del consumo

Val Taleggio, c'è del letame alla sorgente: l'acqua dovrà essere bollita
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Acqua contaminata dal letame. È accaduto in Val Taleggio, una laterale della Valle Brembana: la vicenda ha costretto i Comuni a chiedere ai propri cittadini di bollire l'acqua prima di utilizzarla, onde evitare problemi di salute.

Almeno venti minuti di bollitura

Non è chiaro chi sia l'autore del gesto, con molta probabilità involontario. Fatto sta, come riporta Val Brembana Web, che una persona ha sparso del letame sul prato troppo vicino alla sorgente, forse con l'obiettivo di inverdire l'area dove è in fase di realizzazione una centrale idroelettrica.

Ad accorgersene sono stati i tecnici di Uniacque mercoledì 29 gennaio, nel corso di un normale controllo alla sorgente: solo in quel momento hanno notato la presenza del letame, notificando immediatamente i Comuni interessati e consigliando agli amministratori di emettere un'ordinanza ad hoc.

Le amministrazioni si sono immediatamente mobilitate: sia a Vedeseta (capoluogo, Reggetto e Lavina) che a Taleggio (Sottochiesa, Olda e Peghera), a partire dal giorno successivo la scoperta (giovedì 30 gennaio), i residenti dovranno quindi bollire, in via precauzionale, l'acqua per almeno venti minuti prima di poterla utilizzare in cucina.

Dal momento che l'acqua è clorata, spiegano da Uniacque, non dovrebbero esserci problemi di potabilità, quindi può essere continuata a utilizzare per il consumo alimentare, sempre previa bollitura. Oggi, venerdì 31 gennaio, verranno effettuati tutti gli esami batteriologici per rilevare o escludere la presenza di elementi patogeni nell'acqua.

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