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Valentina ha la fibrosi cistica ma non un medico di base. L'appello del padre per ottenerne uno

Originaria di Taranto, si è trasferita a Treviglio per il trapianto di polmoni, ma si sta scontrando con i problemi della sanità lombarda

Valentina ha la fibrosi cistica ma non un medico di base. L'appello del padre per ottenerne uno
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Ha la fibrosi cistica, è in attesa di un trapianto di polmoni, ma non ha il medico di base e suo padre ha lanciato l'appello per avere «almeno quello». È questa la storia di Valentina Cimenis, 30 anni, arrivata da Martina Franca (Taranto) a Treviglio proprio per velocizzare le pratiche per il trapianto di polmoni.

Tante medicine, ma chi le prescrive?

Da poco più di un mese padre e figlia vivono in un alloggio messo a disposizione dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica (Lifc) per restare nella lista d'attesa del Centra Trapianti del Policlinico di Milano, dove la giovane è in cura. I colleghi di Prima Treviglio riportano le parole di Giosuè, il padre, che spiega: «Con il domicilio in Lombardia si hanno dei vantaggi nell'attesa del trapianto. Il problema è che non ci sono medici di base a disposizione e anche solo farsi prescrivere le tante medicine che Valentina è obbligata a prendere quotidianamente, ogni volta è un terno al lotto. Mia figlia poi soffre di insufficienza respiratoria cronica e ha bisogno di continua assistenza».

Un medico «per rendere la vita più semplice»

L'assenza di medici di base è ormai una costante in Lombardia e a farne maggiormente le spese sono proprio persone come Valentina: «Ne abbiamo passate di tutti i colori in questi anni, ora anche con la nostra famiglia divisa in attesa di questo trapianto che ci terrà lontano da casa ancora per molto - aggiunge Giosuè -. Dopo il trapianto, che ancora non si sa quando si potrà fare, dovremo infatti restare qui per almeno un altro anno. Chiedo quindi che ci venga assegnato un medico per renderci la vita un po' più semplice. Ho provato a chiedere ad Ats, ma finora non ho ottenuto granché».

Soluzioni? Forse

Ats, in una nota, ha dichiarato di «aver preso in carica la situazione». Erik Molteni, referente dello sportello di Medicina Democratica, interpellato da Prima Treviglio sulla vicenda, ha detto: «Siamo venuti a conoscenza della situazione di Valentina. Purtroppo l'ennesimo caso di disagi ai danni dei cittadini. Nella speranza che presto le venga assegnato un medico di base, posso suggerire di contattare una farmacia e prendere appuntamento per ottenere le ricette dei medicinali di cui hanno necessità».

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