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Vandalizzato con scritte negazioniste e complottiste l'Istituto Marconi di Dalmine

I graffiti, realizzati con vernice rossa, riportano messaggi controversi legati alla crisi climatica, alla sostenibilità e alla gestione delle emergenze

Vandalizzato con scritte negazioniste e complottiste l'Istituto Marconi di Dalmine
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di Laura Ceresoli

Nella serata di ieri (martedì 5 novembre), ignoti hanno imbrattato le mura esterne dell'Istituto Marconi di Dalmine con graffiti contenenti frasi di carattere negazionista e complottista.

Le scritte, realizzate con vernice rossa, riportano messaggi controversi legati alla crisi climatica, alla sostenibilità e alla gestione delle emergenze meteorologiche, oltre a fare riferimento alla pandemia da Covid-19 e ad altre questioni globali. Frasi come «Emergenze meteo e clima create con le scie chimiche», «Sostenibilità è l'inganno per toglierci la libertà» e «CO2, clima, Ag2020, pandemie: tutte criminali bugie» denotano scetticismo e rifiuto verso le narrazioni scientifiche e istituzionali sulle emergenze ambientali e sanitarie.

scritte atti vandalici Marconi Dalmine (1)
Foto 1 di 3
scritte atti vandalici Marconi Dalmine (3)
Foto 2 di 3
scritte atti vandalici Marconi Dalmine (2)
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Questi atti di vandalismo, oltre a deturpare la facciata di un'istituzione scolastica portano con sé un messaggio di sfida contro la scienza e le autorità, insinuando che fenomeni come il cambiamento climatico e le misure di sostenibilità siano «parte di un complotto globale per limitare la libertà individuale». I vandali alludono inoltre alle teorie cospirazioniste delle "scie chimiche", secondo cui i governi rilascerebbero sostanze nocive nell'atmosfera tramite gli aerei per manipolare il clima o influenzare la salute pubblica. La sigla "Ag2020" sembra invece riferirsi a teorie complottiste che riguardano presunte trame pianificate in occasione della pandemia.

Non è la prima volta che Dalmine viene presa di mira con scritte di questo tipo. Già nel 2022 si erano verificati episodi simili al centro vaccinale in cui comparivano graffiti analoghi contro le restrizioni anti-Covid e, in generale, contro le politiche di gestione della crisi pandemica.

Per saperne di più su quanto accaduto, leggete il PrimaBergamo in edicola da venerdì 8 a giovedì 14 novembre

Commenti
Arabella

Non credo che gli studenti ( al massimo 19 enni ) possano aver fatto questi atti vandalici scrivendo di argomenti importanti. Saranno dei gruppi di adulti di qualche associazione.

Beppe

Andrebbero beccati e pitturati da capo a piedi con la loro stessa vernice.

EROS

probabilmente si potrebbe risalire agli esecutori... in via verdi all'altezza della rotonda di fronte all'istituto einaudi c'è una telecamera direzionata su tutta la via , poi altre tre posizionate all'entrata del CUS tra cui una sembra che sia rivolta verso la via in oltre un'altra proprio su uno dei cancelli dell'ITIS ...quindi probabilmente qualcosa potrebbero aver ripreso...sarebbe necessario verificare nel range temporale in cui è accaduto il fatto e comunque se dovessero aver utilizzato altra via a Dalmine le telecamere non mancano per poter fare qualche verifica

Egidio

il problema è che le conseguenze di questi atti di vandalismo vanno a ricadere sui genitori che lavorano sodo per assicurare benessere alla famiglia,occorre individuare questi delinquenti e metterli a lavorare duramente per pulire quanto imbrattato in modo che imparino a rispondere personalmente delle loro malefatte

Gabriele

Questi di VV (o come si scrive) nn so se vadano presi a mazzate o iscritti a scuola, perché evidentemente sono ignoranti... :|

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