Variante di Zogno: collaudi agli sgoccioli, ora si attende solo la data per l'apertura
Il taglio del nastro forse a ottobre, quando saranno ultimati gli approfondimenti tecnici in capo a Regione e Provincia
Le verifiche tecniche sono agli sgoccioli e i collaudi, fortunatamente, stanno procedendo senza intoppi. La variante di Zogno dà garanzie di sicurezza tanto che Aria spa, come riporta L’Eco di Bergamo, parla di apertura imminente.
Una data certa per l’inaugurazione ancora manca. Promessa dai vertici regionali alla fine di giugno, rimandata a fine luglio e slittata definitivamente dopo l’estate, ora il giorno tanto atteso potrebbe arrivare a cavallo della fine di settembre e gli inizi d’ottobre. Ossia quando saranno ultimati non soltanto gli approfondimenti tecnici in capo alla Regione ma anche quelli che spettano alla Provincia.
L’opera, che dovrebbe servire a snellire il traffico pendolare della Val Brembana, è costata 76 milioni di euro, di cui circa 60 finanziati dal Pirellone. È composta da due tratti a cielo aperto e da due gallerie naturali: la galleria Inzogno, lunga 654 metri, e la galleria Monte di Zogno, di poco più di due chilometri. La sicurezza dei tunnel verrà garantita da un sistema di sensori che consentiranno a una società dell’Aquila di monitorarne a distanza le condizioni.
Il primo progetto della variante risale al 1992, ma è stato aggiornato e rivisto più volte, sia nel 2000 sia nel 2011, anno in cui partirono i lavori. Il cantiere si bloccò ben presto (e per tre anni) a causa della mancanza di fondi e, per sbloccare la situazione, servì l’intervento di Regione Lombardia e di ulteriori 33,1 milioni di euro. Le opere ripresero a ottobre del 2019.