Viabilità in Val Brembana: un comitato chiede che si realizzi anche la Paladina-Sedrina
A un mese dall'inaugurazione della Treviolo-Paladina i pendolari, soprattutto la sera e in direzione nord, farebbero ancora i conti con lunghe code al rientro a casa
I milioni di euro dei contribuenti investiti per completare la Treviolo-Paladina non fluidificheranno il traffico pendolare della Val Brembana, a meno che non si realizzi anche l’ultimo tratto della tangenziale sud, ossia quello tra Paladina e Sedrina.
Il comitato viabilità Valle Brembana, a un mese dal taglio del nastro, boccia la nuova versione “allargata” della Treviolo-Paladina che per il momento non avrebbe raggiunto gli obiettivi sperati. Specialmente la sera i pendolari che viaggiano in direzione nord vivrebbero una vera e propria odissea da rientro, con code lunghe fino a Valbrembo. Un po’ meglio, invece, andrebbe per quelli che la mattina guidano in direzione di Dalmine.
Il comitato, ribadendo la necessità di costruire la variante di Villa d’Almè, ha anche espresso la propria contrarietà alla realizzazione di opere alternative per ridurre il traffico all’altezza della rotonda dell’Arlecchino ad Almè o di Paladina, ritenute inutili. Lo dimostrerebbero le cinque rotatorie realizzate nel 2008 a Villa d’Almè, Almè, Paladina e Valbrembo, che non hanno affatto risolto il problema del traffico.