Voli dall’Egitto, lunghe code per i tamponi all’aeroporto di Orio
Attesa fino a 4 ore per 140 persone rientrate da Sharm e da Marsa Alam il giorno dell’Epifania. Sacbo: fatto tutto il possibile.
Un volo durato tre ore e mezza da Sharm el Sheik, poi all’atterraggio quattro ore di attesa per fare il tampone, pagandolo. Un’odissea il giorno della Befana, con cornice l’aeroporto di Orio al Serio, quella raccontata oggi dal Corriere della Sera Bergamo. E pare che una settimana prima sia successa la stessa cosa. I protocolli per chi arriva dall’Egitto prevedono, per chi arriva in Italia, tampone immediato allo sbarco o, in alternativa, quarantena di dieci giorni, che scatta chiaramente anche in caso di positività. Se i voli si accavallano si crea effetto imbuto, con conseguente affollamento degli spazi del ristorante ViCook, al primo piano, dove gli operatori della Sanità aerea ricevono il pubblico.
«C’erano in tutto quattro operatori, con una tensione palpabile tra le persone – racconta un viaggiatore -. Prima di partire ci eravamo anche informati per poterlo fare in farmacia, ma ci è stato spiegato che non è possibile, che il test doveva essere fatto prima di lasciare lo scalo».
Sacbo sottolinea che sono le norme sanitarie a prevedere il tampone per chi rientra da determinati paesi. La stessa società di gestione sottolinea che «tutte le persone sono state messe nelle condizioni migliori possibili, con la possibilità di usufruire di ogni servizio dell’aeroporto».