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Vomito e crampi dopo una cena a Torre Boldone: l'Ats sul posto per stabilire le cause

Una quarantina di persone che tra lunedì e martedì erano al parco avventura hanno accusato malesseri violenti. Ats sta indagando

Vomito e crampi dopo una cena a Torre Boldone: l'Ats sul posto per stabilire le cause
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di Federico Rota

Nausea persistente, vomito, crampi addominali, febbre e diarrea. Sono i principali sintomi accusati da almeno una quarantina di clienti che tra lunedì e martedì sera scorso (21 e 22 giugno) hanno cenato al "Fabric into the woods", spazio estivo allestito all’interno parco avventura di Torre Boldone.

Già nel pomeriggio di mercoledì, nel momento in cui sono state raccolte le prime segnalazioni, l’Ats di Bergamo ha avviato un’inchiesta epidemiologica, effettuando dei campionamenti sia sugli alimenti sia sull’acqua per la ricerca di batteri. In queste ore sono in corso ulteriori accertamenti sull’acqua per la ricerca di virus, che pare si stiano concentrando soprattutto sull'acquedotto e sulla rete idrica locale.

Proprio in virtù di questi sviluppi, in via precauzionale, il locale ha scelto di non utilizzare più l'acqua potabile proveniente dalla rete pubblica, ma di usare al contrario quella già imbottigliata, sia per le ordinazioni al tavolo, sia per le cotture, sia per le preparazioni delle diverse pietanze.

Alcuni cibi consumati erano presenti in più ordinazioni, ma l’elemento comune a tutti coloro che si sono sentiti male, e sul quale si sta concentrando l’attenzione dell’Agenzia di tutela della salute, pare sia l’acqua potabile, con cui vengono solitamente riempite caraffe e bottiglie da servire ai tavoli. Una variabile confermata anche dalla testimonianza di un genitore, che ha invitato tutti coloro che sono stati male ad avvisare l’Ats: «Mia figlia sta bene perché aveva preso un Estathé».

Una prima parte di clienti, quelli del lunedì sera, avrebbe iniziato ad accusare i malesseri circa 24 ore dopo, mentre quelli del martedì avrebbero manifestato nausea e crampi violenti la sera seguente, sempre a distanza di un giorno. Tempistiche che l’Ats sta valutando, dal momento che solitamente i batteri che producono tossine o che agiscono a livello dello stomaco causano una sintomatologia più rapida, che si manifesta entro 6-8 ore.

Dire quale sia la causa precisa alla base di questi malesseri è ancora prematuro, perché eventuali microbi raccolti dai campioni hanno bisogno di circa 48-72 ore per crescere sulle piastre di coltura.

Sono una trentina le persone che si sono sentite male martedì sera e che si sono autosegnalate dopo essersi rivolti alla guardia medica o al pronto soccorso. La stima comprende anche i casi segnalati alle autorità sanitarie direttamente dai medici. Un numero che è andato via via aumentando nel corso della giornata di mercoledì e di quella odierna.

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