La diatriba

Ztl in centro a Bergamo: emesse multe non dovute, ma chi ha pagato è fregato

In via Crispi l'orario del timer era sbagliato. Tra passaggio Zeduri e via Borfuro bug del sofware. Ma alla fine ci rimettono gli utenti

Ztl in centro a Bergamo: emesse multe non dovute, ma chi ha pagato è fregato
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di Mattia Cortese

L’entrata in funzione della Ztl di Piazza Matteotti, avvenuta l’11 luglio scorso, ha portato numerosi inconvenienti ai frequentatori del centro di Bergamo: in particolare, diverse multe. Che però si è poi scoperto non essere dovute ed essere conseguenza di errori che hanno comunque costretto i cittadini “vittime” a chiederne conto alla Polizia locale o agli Uffici del Comune.

L’orario sbagliato in via Crispi

I problemi si sono verificati, nello specifico, per i conducenti transitati da via Crispi per operazioni di carico e scarico: azione permessa ai commercianti e ai fornitori della zona, da lunedì a venerdì, dalle 7 alle 10 e dalle 15 alle 16.

Peccato che diversi di loro, pur avendo rispettato le indicazioni orarie, si siano visti recapitare sanzioni con l’accusa di essere passati di lì fuori dall’orario consentito. Controllando meglio, i multati si sono così resi conto che nel verbale della contravvenzione l’orario indicato era differente rispetto a quello in cui era realmente transitati per la via. Insomma, tutta colpa di un errore non riconducibile agli automobilisti.

«Il nodo è legato a una questione tecnica relativa all’orario impostato nel sistema - chiariscono da Palazzo Frizzoni -. Si è indicato un fuso orario sbagliato, secondo il meridiano di Greenwich: in pratica, era un’ora indietro. L’errore è attribuibile a una ditta che ha eseguito l’intervento in subappalto per conto di Atb, ma adesso abbiamo risolto».

Passaggio Zeduri-via Borfuro

La vicenda più particolare, però, si è forse avuta per le multe (anche qui, immeritate) arrivate ad alcuni automobilisti e motociclisti transitati da passaggio Zeduri per raggiungere il parcheggio di via Borfuro. Manovra che è consentita dalla nuova viabilità della zona, eppure in molti si sono ritrovati inaspettatamente a dover mettere mano al portafogli per un’infrazione che non avevano commesso.

Per capire l’accaduto, bisogna spiegare il funzionamento del sistema (...)

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Commenti
Marco Guerreri

Sono d’accordo con te Francesco; personalmente e dallo scorso dicembre che non metto più piede in centro città. Fra negozi che chiudono, assenza di parcheggi che non costino un occhio, monopattini che ignorano ogni regola (e vigili urbani che chiudono entrambi gli occhi su quest’ultimo punto) Bergamo ha perso ogni forma di appeal.

Giovanni

È triste quando un ente pubblico sbaglia e non pone rimedio ai suoi errori scaricando le conseguenze sui suoi cittadini. Che messaggio passa se il primo a non rispondere dei sui errori è l'ente pubblico? Che il cittadino a quel punto si chiede, ma allora perchè devo rispettarle io le regole?

Marcello

Francesco Giuseppe, non sei da solo ad avere questi sentimenti! E il numero di quelli che la pensano come noi crescerà inevitabilmente, e molto presto.

Francesco Giuseppe

Personalmente, pur essendo nato a Bergamo, vivendo a Bergamo, con avi almeno fino ai trisnonni da una parte e dall'altra, di Bergamo, in centro e in città alta non vado più. Non voglio l'autobus, mi fanno male le gambe se cammino troppo e in bici, quindi per me la città, la mia città che la mia famiglia ha contribuito a costruire e mantenere è chiusa, off limits come dicono i nostri amministratori inglesofili. Vogliono una città solo per loro VIP ed i loro amici, accettano chi scarica e carica, se no non mangiano, ma multandoli. Lo scopo è questo, cacciare i Bergamaschi da Bergamo, avere sempre più VIP da una parte e poveracci immigrati e invasori dall'altra. Fossi nei trasportatori, non andrei più in centro e in città alta a consegnare nulla. Vadano a prendersi la roba loro, compreso il comune.

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