Ohio, Texas, Arizona...

Le ultime due incredibili storie di neri uccisi (per niente) negli Usa

Le ultime due incredibili storie di neri uccisi (per niente) negli Usa
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Allora: uno si alza la mattina e legge, a caso: «Ohio, poliziotto bianco uccide afroamericano disarmato padre di 12 figli» [ilfattoquotidiano.it]. E mentre beve il caffé continua a scorrere:

«Samuel Dubose, 43 anni, padre di 12 figli è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa... l’uomo sarebbe stato fermato dal poliziotto Ray Tensing mentre si trovava alla guida della sua macchina, sprovvista della targa anteriore».

Cavolo, manco avesse nel bagagliaio il cadavere della moglie.

«Alla richiesta... di mostrare la patente... Dubose avrebbe risposto mostrando una bottiglia di liquore. Sembra poi che a seguito di una colluttazione la macchina si sia mossa… facendo cadere a terra Tensing. Dopo poco l’afroamericano è stato freddato con un colpo alla testa».

Cazzo, ‘mpari a guidare senza targa.

E il lettore pensa, a caffè quasi alla fine: come si sarà giustificato l’agente Tensing? Avrà detto: «E che ne sapevo io che aveva dodici figli? E comunque era un negro ubriaco alla guida di un auto. Poteva essere pericoloso». Già: pericoloso a sé medesimo - commenta nel semisonno il lettore - con tanti agenti come Tensing in giro. È normale, in Ohio, che uno che scambia la patente con una bottiglia si prenda una pallottola in testa. E ai dodici figli, chi ci pensa adesso?. Lui doveva pensarci, lui. Doveva pensarci prima di farli, ‘sto negro. Lui e la sua bottiglia.

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Andiamo avanti. Caffé, ce n’è ancora? Repubblica.it: «Usa, afroamericana morta in carcere: il video dell'arresto». E di seguito:

Le autorità del Texas hanno diffuso le immagini dell'arresto di una donna afroamericana morta sotto custodia, sul cui decesso… un'indagine. Sandra Bland, 28 anni, è morta il 13 luglio scorso. Il video… è stato girato dalla telecamera montata sul veicolo di polizia e mostra la lite… tra l'agente e la donna, dopo che… non aver segnalato un cambio di strada e le intima di spegnere la sigaretta. Una volta scesa dalla macchina, la donna viene portata a bordo della strada, fuori dal campo visivo della videocamera, che a questo punto registra solo le urla e gli insulti della donna che accusa l'agente di averle sbattuto la testa a terra e di romperle il polso. L'agente che ha eseguito l'arresto è stato sospeso.

“Appeso” dovevano scrivere. Appeso, e non “sospeso”. Appeso alla quercia più alta e più vicina, come si faceva nel vecchio West. Ma lei era la solita “afroamericana” del politically e racially correct (una negra, una sporca negra) e dunque che c’aveva da sbraitare? Aveva o no dimenticato di usare le frecce? Stava fumando, sì o no? Rispondete: aveva la sigaretta accesa sì o no? Sì: e allora doveva esser messa dentro. Aveva o no insultato un poliziotto?

Avrebbe detto Salvini: «La morte è sempre una brutta notizia, ma stavolta non sono troppo dispiaciuto». Lo ha detto a proposito del suicidio in carcere del presunto assassino del gioielliere di Roma. E aggiunge "veromario" nel suo commento alla notizia su ilgiornale.it del 20/07/2015: «Non cominciamo a farneticare come al solito, sicuramente ora indagheranno i secondini perché non sono stati con lui a coccolarlo, io invece penso che almeno questa volta giustizia è fatta, di sicuro questo di danni non ne fa più». No, lui no. Piuttosto i salvinos. I veromarios, i texanos de no’antri.

Il vice governatore Dan Patrick, che incontrando i parenti della negra ha parlato di "tragedia" (senza specificare per chi fosse una tragedia: forse per l’amministrazione penitenziaria, per le casse del Comune) ha aggiunto: «Ha perso la vita in carcere, ed è a questo che dobbiamo guardare». A questo. Solo a questo. Auguri, Texas!

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Almeno a Ferguson, Missouri, dove i neri li fanno fuori per poter sentire i parenti che in chiesa intonano canti di pace e di perdono, «A Ferguson è stato nominato un comandante della polizia nero» [internazionale.it]. Nelle ultime righe si legge: «Andre Anderson [il negro diventato comandante. ndr] ha preso un’aspettativa di sei mesi da Glendale, in Arizona, dove guidava il reparto omicidi». Nel senso che li ordinava lui direttamente o che cercava di scoprire i colpevoli? Avanti: «La sua assunzione a Ferguson è temporanea», cioè? che durerà giusto il tempo perché qualcuno lo faccia fuori? «Ma nella conferenza stampa che l’annunciava, il sindaco James Knowles ha auspicato che Anderson venga candidato per ricoprire la posizione in modo permanente». Bianchi, siete avvertiti.

E adesso guardatevi questo video. È stato girato in occasione dell’ultimo ammainabandiera dei Confederati (l’esercito degli Stati del Sud, quelli con la divisa grigia. I nordisti l’avevano blu) deciso contro il perdurare del razzismo nello Stato. Il NYTimes si è vergognato a tal punto di mostrare la stoffa, lo spessore, la qualità umana della squadra in avvicinamento, da averla rimossa dal video. Ha mostrato solo la bandiera che scendeva. Diceva sopra Dan Patrick: «Ha perso la vita in carcere, ed è a questo che dobbiamo guardare». No amico, c’è ben altro di cui occuparsi. Se si vuol fare politica fra gli uomini, beninteso. Non sul pianeta delle scimmie.

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