Solidarietà e divertimento

C'è una festa a cui siete invitati Da Don Fausto, alla Pachamama

C'è una festa a cui siete invitati Da Don Fausto, alla Pachamama
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C’è una festa martedì 11 luglio, in un luogo incantevole, alla quale tutti sono invitati. «Non bisogna neanche chiedere permesso, perché questo posto è di tutti», dice chi ci lavora. È la fattoria Pachamama, che si trova all’interno della Comunità Don Milani di Sorisole. Il cancello è sempre aperto, tutti i giorni, e la gente del posto sa che ci può entrare quando vuole. Lì si trova sempre un sorriso, un saluto da parte dei ragazzi, quasi tutti africani, che sono ospiti della comunità gestita da don Fausto Resmini. E infatti a qualsiasi ora c’è sempre qualche mamma o nonna che porta i bambini a vedere gli animali. Ci sono capre, pecore, asini, conigli, un gigantesco pollaio, i maiali, le tartarughe, un grande orto curatissimo e prolifico, un campo dove gli ospiti, una volta terminati i loro compiti di accudimento del bestiame e della terra, giocano a pallone. È un luogo di pace la Pachamama, un luogo di condivisione al quale don Fausto tiene particolarmente.

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Tanto che, all’incirca ogni tre mesi, con il contributo dei volontari, degli ospiti e degli educatori che lavorano all’interno della comunità, organizza una festa a tema: la festa della mamma o della primavera, quella del papà, quella dei nonni in autunno. Tutto per cercare di far conoscere questa realtà, di far entrare il territorio all’interno di questo spazio, per far capire alla gente del posto che la comunità è anche la loro e che è bello condividere momenti di spensieratezza con questi giovani, con alle spalle storie drammatiche, con il loro futuro incerto, ma con un sorriso bianchissimo sempre stampato sul viso.

Martedì 11 luglio ci sarà la festa dell’estate. È la seconda edizione ed è un appuntamento importante perché i ragazzi ospiti della comunità, dopo un pomeriggio di giochi organizzati per i bambini e un momento di riflessione e preghiera condotto da don Fausto, offrono la cena alle persone che hanno accettato il loro invito. Si parte verso le 17 con una delle attrazioni preferite dai bambini: la piscina di fieno. Grazie a un trampolino montato su una grossa vasca rotonda, piccoli e grandi si tuffano in un mare di fieno, rotolano, saltano, ridono. Per i più piccini viene allestita un’area per i travasi: recinto di balle di fieno con all’interno mais, frumento, tanti attrezzi e recipienti per preparare pappe immaginarie, polentine, per macinare, triturare, riempire e svuotare. C’è poi il giro in trattore, con bimbi e adulti caricati nel cassone, il laboratorio di falegnameria per realizzare giochi con gli scarti del legno, il percorso da fare seduti in carriola con il papà che spinge, i rastrellini per raccogliere il fieno. Ad ogni appuntamento c’è qualche divertente novità, sempre legata alla natura, alla terra, alla ciclicità delle stagioni.

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Finiti i giochi, ci si raccoglie tutti in un grande cerchio e si ascoltano le parole, sempre profonde e toccanti, di don Fausto. Si prega tutti insieme, anche i ragazzi africani che sono musulmani, anche chi non crede molto in Dio ma ha estrema fiducia nell’uomo: ci si dà la mano e, in quel luogo, in quel momento, ci si sente davvero tutti fratelli. Al termine della preghiera c’è la cena: gli ospiti che hanno cucinato sono molto orgogliosi di far assaggiare i loro piatti alle persone, spiegano gli ingredienti, da quale parte dell’Africa proviene la ricetta, magari il loro particolare ricordo legato a quel cibo e alla loro terra. Si mangia insieme seduti nel prato, sulle coperte. E, come in ogni festa che si rispetti, si conclude con musica e balli attorno al fuoco, tutti insieme, tutti felici, tutti parte della grande famiglia umana. La festa alla Pachamama è davvero un’opportunità di crescita per tutta la comunità, quella interna e quella esterna alla don Milani, per gli adulti e per i bambini. Martedì 11 luglio c’è una festa. E siete tutti invitati. Ah, se vi fa piacere potete portare una torta da condividere, ma basta anche solo la vostra presenza per far contento don Fausto e tutte le persone che lì dentro trovano la vera ospitalità cristiana.

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