Anche un po' di storia

Come cambia il SuperEnalotto

Come cambia il SuperEnalotto
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Dopo lo storico e quasi leggendario gioco del Lotto, il SuperEnalotto è sicuramente il Gioco (con la “G” maiuscola, s’intende) più amato dagli italiani. L’epoca d’oro del Totocalcio, il primo grande successo della Sisal (società che gestisce i principali concorsi a premi su scala nazionale insieme alla Lottomatica), è finita da tempo e non è un caso che per festeggiare i suoi primi 70 anni di vita, l’azienda abbia deciso di puntare forte, ancora una volta, sul SuperEnalotto, tirandolo a lucido e rinnovandolo. Dal 31 gennaio, infatti, il gioco che fa sognare vincite plurimilionarie cambierà, e non di poco.

 

 

Si vincerà anche con il "2". Le regole di base della lotteria restano uguali: bisognerà sempre scegliere 6 numeri su 90; ci sono tre estrazioni a settimana (martedì, giovedì e sabato, a meno di festività che causino lo spostamento di una delle estrazioni); si vince tutto il montepremi accumulato se si centra l’intera sestina. Cosa cambia allora? Tutto il resto. Se fino ad oggi i giocatori possono vincere qualche euro soltanto indovinando almeno 3 numeri dei 6 estratti, oppure indovinando il “Numero Superstar” (un numero aggiuntivo, estratto a parte, scelto nuovamente tra i 90 numeri e non rientrante nella sestina), dall’estrazione del 2 febbraio, la prima con il nuovo volto del SuperEnalotto, si vinceranno almeno 5 euro anche indovinando soltanto 2 numeri. In questo modo, spiegano alla Sisal, le probabilità di vincita aumenteranno di venti volte.

Un jackpot più ricco. A solleticare i giocatori sarà però soprattutto il jackpot, che crescerà ancora più velocemente rispetto ad oggi. Il valore medio del montepremi salirà (e di molto), passando dagli attuali 39 milioni di euro ai futuri 110 milioni. Quando nessuno si aggiudicherà il fatidico 6, infatti, il jackpot crescerà addirittura di due milioni alla settimana, e cioè il doppio rispetto a oggi (la media è infatti di 1 milione a settimana). A cambiare sarà la percentuale di raccolta destinata al jackpot: dall’attuale 34,6 percento si passerà addirittura al 60 percento. A pagarne le conseguenze lo Stato: come ha spiegato il Corriere della Sera, fino ad ora il SuperEnalotto era uno dei giochi più “generosi” nei confronti dell’Erario, con il 53,6 percento della raccolta che finiva dritta nelle casse statali (per un totale di circa mezzo miliardo di euro solo nel 2015). La quota di incassi dell’Erario passerà invece al 28,27 percento con la nuova formula, mentre resteranno invariate le percentuali riservate alle ricevitorie (8 percento della raccolta effettuata nel punto vendita, come per tutti i giochi) e alla concessionaria Sisal (3,73 percento della raccolta complessiva).

 

superenalotto1

 

La nuova vincita immediata. Altra novità è costituita dalle vincite immediate da 25 euro, che si possono ottenere già nel momento della giocata, quindi senza aspettare l’estrazione: occorre confrontare i numeri della propria giocata con quelli presenti nel nuovo “Quadrato magico” che sarà stampato sulla ricevuta di gioco. Nel caso in cui i quattro numeri del quadrato siano presenti tra i numeri giocati, 25 euro finiranno direttamente nelle vostre tasche.

I nuovi prezzi. Cambieranno anche le modalità e i costi delle giocate. Oggi, spendendo 1 euro, è possibile partecipare al concorso con due sestine, senza però avere a disposizione un numero Superstar. Se, oltre alle due sestine, si vuole anche il Superstar, si spendono 2 euro. Con il restyling del gioco, invece, con 1 euro si potrà giocare soltanto una sestina. La scelta di giocare anche il numero Superstar prevederà un’aggiunta di prezzo di 50 centesimi.

Un po’ di storia. Quello che avverrà tra pochi giorni sarà il primo vero grande restyling di questo gioco di successo dalla sua nascita. Un cambio di passo necessario se si considera che, stando ai dati forniti da Agipronews, la raccolta del SuperEnalotto, negli ultimi 3 anni, è calata del 22 percento, passando da 1,37 miliardi del 2013 a 1,07 del 2015. Ma non si può negare il grande impatto che ha avuto questo gioco sulla società italiana: sei numeri che possono cambiare la vita, che fanno sognare con montepremi da capogiro. Il primo 6 della storia fu centrato il 17 gennaio 1998 a Poncarale, in provincia di Brescia, per una vincita superiore a 11,8 miliardi di lire. Da allora ci sono state oltre 2mila estrazioni e qualcosa come 4,3 miliardi di euro dati in premio. Cifre monstre per il gioco nato dall’idea di Rodolfo Molo, figlio di un altro grande nome della lotteria italiana, ovvero Geo Molo, l’uomo che, insieme al giornalista sportivo Massimo Della Pergola e a Fabio Jegher, diede vita al Totocalcio, il concorso che abbinò due delle più grandi passioni dell’Italia del boom economico: il gioco e il calcio. Quella era l’Italia delle partite la domenica pomeriggio, delle orecchie attaccate alle radioline, di 90° Minuto notaio di vittorie e di sconfitte.

 

Schedina_sisal

 

Poi cambiò il calcio, il gioco e, con loro, anche l’Italia. Fu così che Rodolfo Molo, figlio di Geo, prese in mano la schedina dell’Enalotto, gioco fino ad allora poco apprezzato, e la trasformò in quella del gioco di maggior successo di sempre (forse): il SuperEnalotto. Sono passati 19 anni. Il montepremi più alto della storia italiana è stato assegnato il 30 ottobre 2010, a Sperlonga, sul litorale laziale: 177 milioni, 729mila e 43,16 euro divisi in un sistema da 70 quote. Da allora, però, un lento ma inesorabile declino, con il boom dei Gratta e Vinci ad attaccare, giorno dopo giorno, quell’enorme fetta di aficionados che il SuperEnolatto si era conquistando a suon di schedine, montepremi da urlo e sogni venduti a buon mercato. Per questo era venuto il momento di cambiare. Del resto gli italiani lo sanno che 6 numeri gli possono cambiare la vita. Non ci credono, ma lo sanno.

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