Tra storia e sviluppo

Cuba, sempre più turisti in visita Il fascino dell'anima ribelle

Cuba, sempre più turisti in visita Il fascino dell'anima ribelle
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Inutile girarci intorno, quest’anno, chi vuole concedersi una vacanza davvero unica e originale deve andare a Cuba. Non sarà l’anno delle spiagge di Ibiza o della Costa Smeralda, ma forse più quello delle immense ricchezze naturali e culturali dell’isola caraibica. A cambiare le carte in tavola, ovviamente, la fine dell’embargo degli Stati Uniti, che rendono L’Avana e i suoi dintorni più accessibili a tutti. Anche se occorre affrettarsi: il timore è che il fascino castrista dell’isola possa attrarre troppe persone, ma richiami anche l’interesse delle grandi compagnie internazionali, facendo lievitare i prezzi e infrangendo l’anima ribelle di Cuba.

 

 

Verso i 2 mln di turisti. Fino a questo momento circa 1,7 milioni di persone hanno visitato l'isola da inizio 2015, un aumento notevole, che si aggira intorno al 15 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Solo nel mese di maggio oltre 200mila visitatori stranieri si sono recati su queste spiagge. Al ritmo attuale, c'è una buona probabilità che entro la fine del mese di luglio, l'arrivo di turisti stranieri nell'arcipelago cubano superi facilmente i 2 milioni.

Arrivi da tutto il mondo. Negli ultimi 15 anni non si era mai registrata una crescita così significativa in questo settore che, dietro l'esportazione di servizi professionali, è la seconda fonte di reddito per i cittadini cubani. I turisti arrivano dalla Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Argentina, Venezuela e Messico, anche se il Canada rimane la nazionalità con più persone che scelgono quest’isola come meta turistica.

 

 

L'interesse della Cina. E poi c’è la Cina. Da qui ogni anno arrivano almeno 28mila visitatori, ma il Ministero del Turismo cubano vuole farli moltiplicare. D’altronde, dal gigante orientale ogni anno escono 100 milioni di turisti verso tutto il mondo, quindi di possibili nuovi acquirenti di pacchetti e promozioni ce n’è eccome. E dalle parti di Pechino l’isola piace, se è vero che da qui sono stati spesi ben 460 milioni di dollari per costruire 13 resort coi fiocchi sull’isola caraibica. Che agli occhi cinesi ha un valore particolare, essendo un piccolo avamposto nelle acque limitrofe agli Usa, un po’ come può essere l’occidentale Taiwan per la stessa Cina.

Tanti turisti anche dagli Usa. L’impressione, però, è che da queste parti si voglia cercare di mettere da parte la politica, assieme ai decenni di freddezza e embargo. La pensano così anche i rivali americani, cui Cuba piace, ancor di più dopo l’importante fase di disgelo avviata da Obama. Il presidente Usa, il 17 dicembre scorso, ha annunciato l’intenzione di ristabilire e iniziare nuove relazioni diplomatiche con il governo di Cuba.  E il prossimo 20 luglio, dopo più di mezzo secolo d’inimicizia, verrà anche riaperta una nuova ambasciata americana sul territorio cubano. L’effetto è stato che almeno 51mila turisti statunitensi sono arrivati a Cuba da gennaio a maggio, molto di più rispetto ai 37mila passati nel corso del 2014.

 

 

L'arrivo di Airbnb. Ad aiutarli, da maggio, c’è anche Airbnb, il servizio web che permette di affittare appartamenti e camere in giro per il mondo. La community ci ha messo un po’ ad affermarsi a L’Avana, a causa dei tanti problemi burocratici da risolvere. Poi però il mercato cubano è diventato uno dei più fiorenti per il portale. «Il numero di guest homes è più che duplicato, arrivando a oltre 2000», diceva poche settimane fa a Business Insider Brian Chesky, fondatore di Airbnb. E pensare che fino a inizio luglio la connessione internet a Cuba era ancora molto lenta e costosa, diffusa per lo più tra professionisti e stranieri.

Aumentano le crociere. Infine, ci sono le crociere. Gli ultimi ad annunciare il loro interesse per Cuba sono stati quelli di Msc, che qui ha voluto portare l’home port di uno dei suoi gioielli, creando nuove rotte attorno all’isola e in giro per il Mare dei Caraibi. Più in generale, tra gennaio e maggio di quest’anno ben 174 navi hanno fatto scalo al porto cubano, come ha riferito pochi giorni fa Ministero dei Trasporti. Molte di più rispetto alle 139 passate da queste acque in tutto il 2014.

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