Testa all'Udinese

Questa Juve è troppo forte

Questa Juve è troppo forte
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Juventus–Atalanta finisce con una netta sconfitta per i nerazzurri, ma la lezione che arriva dallo Stadium è molto semplice da leggere: i ragazzi di Gasperini non sono ancora pronti per giocare da grande squadra questo tipo di gara. Alex Sandro, Rugani e Mandzukic riportano i tifosi orobici con i piedi per terra ma, come ampiamente scritto nei giorni scorsi, il risultato non cancella quanto fatto di buono nelle ultime 9 partite e già dalla sfida di domenica prossima con l’Udinese a Bergamo sarà importante ritrovare lo spirito sbarazzino degli ultimi due mesi.

Gasperini ha poco da recriminare alla sua squadra, in avvio la Juventus ha pigiato sull’acceleratore e il doppio vantaggio (favorito anche da un paio di errori individuali) ha di fatto chiuso la partita. La formazione bianconera ha gestito le operazioni, i nerazzurri non sono mai riusciti a mettere fuori la testa in modo continuo e il 3-0 di Mandzukic (il migliore in campo) ha mandato agli archivi l’ennesima sconfitta orobica in casa della Vecchia Signora. La rete di Freuler nel finale serve solo ad addolcire la pillola amara.

 

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Nessuna sorpresa per Gasperini nelle scelte iniziali. Come ipotizzato, il terzo centrale è Toloi (decisiva la presenza di Pjanic) vicino a Caldara e Masiello mentre la linea di mezzo è formata da Conti, Freuler (in tribuna Gagliardini squalificato), Kessie e Spinazzola. In avanti Kurtic e Gomez sono a supporto di Petagna contro la difesa a quattro scelta da Allegri.

Il mister bianconero opta per il 4-3-1-2, Pjanic è il guastatore tra le linee a supporto di Higuain e Mandzukic mentre la cerniera di mezzo è composta da Sturaro, Khedira e Marchisio mentre in difesa Rugani viene preferito a Benatia vicino a Chiellini e con gli esterni Alex Sandro e Lichtsteiner. Stadio con tanti vuoti tra il pubblico juventino, esaurito e pieno zeppo il settore ospiti con 2.100 bergamaschi al seguito della Dea.

 

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Pronti via e la Juve inizia subito a giocare da Juve. I nerazzurri cercano di contenere ma paiono un po’ bloccati, Pjanic è in gran vena e dopo una conclusione di Higuain contrata in angolo (5’) i bianconeri alzano i giri del motore e creano i presupposti del meritato vantaggio. Al 12’ Pjanic serve in area Higuain, il cross basso dell’argentino è perfetto, ma prima che Mandzukic riesca ad insaccare Sportiello salva in tuffo.

La rete della Juventus arriva al 15’, Alex Sandro vince agilmente il duello ai 35 metri con Conti e dopo qualche passo piazza il sinistro a giro che gonfia la rete con Sportiello decisamente colpevole. Incassato il gol, la Dea cerca di reagire, ma al 19’ arriva l’incredibile raddoppio: Kessie perde malamente un pallone in attacco, la Juventus riparte velocemente e la palla finisce a Higuain che viene contrato in angolo dal solito Caldara. Sugli sviluppi del calcio della bandierina, Toloi è in ritardo e Kurtic non contrasta bene Rugani che insacca il raddoppio.

 

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Dopo il doppio vantaggio i bianconeri calano un po’ i ritmi, la Dea è visibilmente bloccata e solo dopo un’altra punizione di Pjanic che Sportiello toglie dall’incrocio dei pali (28’) si vedono sprazzi di quella squadra che nelle ultime settimane ha fatto sognare tutta la bergamasca. In chiusura di tempo l’Atalanta cerca di spingere, al 44’ Freuler prima e Gomez dopo trovano Rugani bravo a respingere con Petagna che sugli sviluppi del corner seguente non riesce a concludere.

In apertura di ripresa l’Atalanta cerca di alzare un po’ il baricentro, al 48’ Gomez mette al centro per Petagna che anticipa Chiellini ma non riesce a concludere in modo pericoloso e dopo un paio di cambi di Gasperini (Grassi per Conti e Pesic per Petagna) la partita riprende sullo stesso canovaccio della prima frazione: Marchisio costringe Sportiello alla deviazione in tuffo (63’) e poco dopo Mandzukic (per distacco il migliore in campo) insacca il gol del 3-0 anticipando nettamente Toloi.

 

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A dieci minuti dalla fine D’Alessandro confeziona un assist perfetto per Freuler che segna il 3-1 (82’), la formazione bianconera sfiora il 4-1 con Lemina (deviazione di Sportiello dopo una mezza incertezza) e dopo 4’ minuti di recupero è la Juventus a festeggiare dopo il brutto passo falso di Genova. Per l’Atalanta un ritorno sulla terra senza drammi, da martedì si riparte per preparare la sfida all’Udinese con la consapevolezza che questa squadra merita comunque tanto affetto per quanto fatto fino ad oggi.

Juventus – Atalanta 3-1

Reti: 15’ Alex Sandro (J), 19’ Rugani (J), 64’ Mandzukic(J), 81’ Freuler (A)

Juventus (4-3-1-2): Buffon, Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro, Khedira (60’ Lemina), Marchisio, Sturaro, Pjanic (77’ Evra), Higuain, Mandzukic (75’ Cuadrado). All. Allegri

Atalanta (3-4-1-2): Sportiello, Masiello, Caldara, Toloi, Conti (55’ Grassi), Freuler, Kessie, Spinazzola, Kurtic (75’ D’Alessandro), Petagna (55’ Pesic), Gomez. All. Gasperini

Ammoniti: 26’ Freuler (A), 31’ Kessie (A), 31’ Lichtsteiner (J), 35’ Rugani (J), 70’ Sturaro (J)

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