Gasperini-L'Eco, atto terzo da Roma «Siete venuti fin qui? Non vi parlo»
Gasperini–Eco di Bergamo, atto terzo con postilla sul contratto che il tecnico vuole rinnovare con l’Atalanta. Potremmo titolare così la querelle che ha infiammato il fine settimana atalantino che è continuata a Roma. Il pareggio contro la squadra di Spalletti è importante ma dopo la mancata conferenza stampa e la risposta del quotidiano con il pezzo a firma del direttore, Alberto Ceresoli, nella sala stampa dello Olimpico è andata in scena una nuova puntata di una querelle che ha assunto i contorni della frattura totale.
Quando il tecnico di Grugliasco si è presentato in sala stampa, il microfono per la prima domanda è stato dato ad un giornalista de L’Eco di Bergamo. Prima che il collega potesse porre la domanda, Gasperini ha preso la parola ed è stato talmente esplicito da rendere superfluo ogni commento alle sue parole. «Mi spiace per lei che non c’entra nulla ed è venuto fino a Roma per lavorare – ha detto Gasperini –, ma con voi non parlo. Non ho intenzione di rispondere a quanto avvenuto a Zingonia alla vigilia e che sta andando avanti da settimane. Dico solo che si tratta di qualcosa di sorprendente in una situazione come questa».
Il tecnico, senza alzare i toni, ha continuato a dire la sua, ma ribadendo concetti ormai noti: «Si tratta di un episodio sgradevole, mantengo la mia posizione anche se verrò attaccato e criticato. Sui principi e sui comportamenti personali non c’è possibilità di equivoci. Fino a quando non avrò chiarito con il direttore quello che ha scritto oggi, non ho intenzione di parlare con l’Eco di Bergamo».
Tra i giornalisti bergamaschi presenti, oltre a quelli de L’Eco di Bergamo, c’erano Fabio Gennari di BergamoPost e Giacomo Mayer di BergamoESport. Dopo lo sfogo iniziale di Gasperini, è stato però un giornalista romano a chiedere al tecnico se potesse spiegare nel dettaglio i termini della querelle. Il tecnico non si è tirato indietro: «Il problema è questo - ha detto -. Dopo il 7-1 subito dall’Inter, un giornalista de L’Eco di Bergamo ha cercato di far passare una notizia di insubordinazione dei giocatori nei miei confronti, che non volevano scendere in campo. Questo alla vigilia della partita con il Pescara. Questa cosa è inventata e invece potevo trovarmela anche su due giornali. Ho parlato con il direttore del giornale e l’ho pure ringraziato per non aver pubblicato nulla, ho detto che sono cose che possono succedere, ma ho chiesto di essere messo nella condizione di non dover rispondere a quel giornalista. L’arroganza e la presunzione di questo direttore che mi vuole far rispondere per forza a questo signore non la capisco, io non sono tenuto a rispondere proprio a tutti. Soprattutto a chi ha comportamenti così scorretti. E questo in un campionato piacevole per tutti». L’ultima frase, riferita al direttore Ceresoli sull’argomento è ancora più forte. «Se la situazione rimane così, io non parlo più con l’Eco, ma non solo adesso: sempre, sempre. O lui chiarisce questa cosa e mi mette nella condizione di poter avere un rapporto di rispetto, oppure non parlo più».
La conferenza stampa è poi continuata con altre domande e curiosità sulla partita e una di queste ha toccato l’argomento rinnovo. La risposta del tecnico è stata precisa: «Sono lusingato dall’interesse della Roma, è una grande società, ma ho già detto in alcune interviste che non posso fare l’errore come quando andai all’Inter: non si può accettare di essere la terza o quarta scelta. L’Atalanta e la sua proprietà, per me rappresentano una scelta importante. A Bergamo ho la possibilità di continuare a fare qualcosa di molto significativo, spero e credo che potremo continuare e prolungare il rapporto con Atalanta con ancora più continuità».
Questo è il video integrale di quanto avvenuto nella pancia dell’Olimpico.