Sconfitta nella semifinale di andata di Coppa Italia

«Gli astri non erano dalla nostra... Barrow è forte, può darci una mano»

«Gli astri non erano dalla nostra... Barrow è forte, può darci una mano»
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Non si nasconde dietro un dito. Non è quel tipo di persona, il Gasp. E dopo la sconfitta per 0-1 nella semifinale di andata di Coppa Italia, il tecnico nerazzurro non cerca alibi: «La Juve è una squadra molto forte, solo pochi li hanno battuti in questi ultimi anni e noi ancora non ci siamo riusciti. Un motivo ci sarà...». Nonostante questo, però, Gasperini ammette ai microfoni della Rai che le cose sarebbero potute girare un po' meglio: «Stasera non avevamo gli astri a nostro favore (sorride, ndr). Un pareggio poteva anche starci, abbiamo fatto la nostra con lucidità e qualche opportunità importante l'abbiamo anche creata. Ma è andata così. Abbiamo comunque giocato con coraggio».

 

 

È anche vero che l'Atalanta vista nel primo tempo è una lontana parente di quella grintosa e sfacciata che siamo abituati a vedere. E Gasperini lo sa: «Non è stata la miglior serata, il gol subito dopo tre minuti non ci ha messo nella migliori condizioni, poi il rigore sbagliato... No, è vero, non è un ottimo risultato per noi, però ci lascia comunque qualche margine per giocarcela a Torino. Sapevamo che, in ogni caso, sarebbe servita un'impresa». Con questa sconfitta, però, sale a tre la serie di partite perse consecutivamente in casa dall'Atalanta (dopo Cagliari e Napoli in campionato). Ma Gasperini non si dice affatto preoccupato di questo trend, figlio soltanto del caso: «Non sono per nulla preoccupato, sono molto più felice delle quattro vittorie in trasferta».

Sebbene non si soffermi troppo sui singoli, qualche parola di miele per il debuttante Musa Barrow il Gasp le dedica, anche perché l'impressione è che questo ragazzotto gambiano che tanto bene sta facendo con la Primavera possa davvero diventare una risorsa importante per la società nerazzurra da qui ai prossimi anni: «È stato molto bravo nel finale - ammette il tecnico atalantino -. Ha avuto spunti interessanti, ma del resto lui ha numeri importanti. Non si può dimenticare, però, che il salto dalla Primavera alla Serie A è notevole e difficile. Ce lo dirà lui quando sarà pronto. Intanto giocare quindici minuti come quelli di stasera è un segnale significativo, vedremo quando potrà darci ancora un piccolo aiuto».

 

 

Focus finale sugli obiettivi della Dea, che è comunque ancora in corsa per la qualificazione all'Europa in campionato, per gli ottavi di finale in Europa League e per la finale in Coppa Italia nonostante la sconfitta in questa gara di andata: «Il campionato, per quanto molto difficile data la grande concorrenza, resta l'obiettivo più alla nostra portata - ha detto Gasperini -. Non sarà facile, ci sono tante squadre per pochissimi posti, ma piuttosto che sfidare la Juventus in Coppa Italia o affrontare le sfide di Europa League, la Serie A mi sembra la competizione su cui concentrarci se vogliamo tornare in Europa». Si tratta però soltanto di una valutazione razionale, visto che poi Gasperini precisa subito che «cercheremo di onorare tutto fino in fondo». Lo sappiamo mister, per questo ci fidiamo.

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