L'1-1 con il Borussia

Grazie Atalanta, patrimonio europeo

Grazie Atalanta, patrimonio europeo
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A testa alta. L’Atalanta ce la mette tutta, per 71 minuti accarezza gli ottavi di finale ma deve alzare bandiera bianca. Contro il Borussia Dortmund, seconda forza della Bundesliga, serviva la partita perfetta ma, purtroppo, le diverse occasioni non concretizzate e la rete subita nei minuti conclusivi spengono i sogni della formazione allenata da Gian Piero Gasperini e quelli degli oltre quindicimila sostenitori neroblù presenti a Reggio Emilia. Alla rete di Toloi all’11’, abile a sfruttare un corner del Papu, arriva la replica di Schmelzer a sette minuti più recupero dalla conclusione. Un vero peccato, perché l’Atalanta - nelle cui fila si è distinto un generosissimo Toloi, voglioso di riscattare gli errori della scorsa settimana - dimostra di possedere tutte le carte in regola per mettere alle strette il Borussia Dortmund, ma risulta essere incapace di infilare il colpo del ko. Il tutto andato in scena in un Mapei Stadium più bello che mai, con tanti sostenitori nerazzurri giunti in Emilia già molte ore prima del fischio d’inizio e che via via hanno quasi completamente riempito l’impianto di Reggio Emilia, e con circa tremila tifosi del Borussia Dortmund arrivati dalla Germania a spingere la propria formazione.

 

 

Non ci sono sorprese nello schieramento atalantino, con Gian Piero Gasperini che esclude gli attaccanti di ruolo (Petagna e Cornelius entrambi in panchina), proponendo il tridente Ilicic-Cristante-Gomez come nella gara d’andata, mentre Stoger, costretto a rinunciare a Weigl per squalifica, cambia la coppia di centrocampisti davanti alla difesa escludendo anche Castro e favorendo Dahoud e Sahin. L’Atalanta, consapevole di dover ribaltare lo sfavorevole risultato del Signal Iduna Park, prova a spaventare i tedeschi aggredendoli sin dal primo secondo. La determinazione messa in campo dagli uomini di Gasperini è unica e fa capire agli avversari che sarà una durissima battaglia. Già al 4’ arriva il primo sussulto della Dea con la conclusione dal limite dell’area di De Roon, ma la mira del centrocampista olandese non è delle migliori. I nerazzurri mostrano di essere ampiamente in partita cercando di chiudere il Borussia nella propria metà campo oppure cercando ripartenze soprattutto con Ilicic, molto bravo a difendere palla e ad acquistare preziosissimi calci di punizione.

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Gli sforzi bergamaschi vengono premiati all’11’ quando un calcio d’angolo battuto da Gomez attraversa tutta l’area piccola senza trovare deviazioni e incontra il ben appostato Toloi sul secondo palo che anticipa tutti e infila Burki realizzando la rete che, almeno momentaneamente, vale la qualificazione agli ottavi di finale. Per qualche minuto il Borussia Dortmund accusa il colpo, ma con il passare dei minuti cresce e prova ad alzare il proprio baricentro. I gialloneri di Germania sono però poco concreti e al 26’ rischiano di subire il raddoppio. Gomez dalla trequarti pennella un lancio con il contagiri per Cristante che, inseritosi perfettamente, regala solamente l’impressione del gol con un colpo di testa in torsione. Dopo un’ottima prima mezz’ora di gioco, l’Atalanta si concentra maggiormente sulla fase difensiva lasciando aperta qualche porta in più al Borussia che però, eccezion fatta per due tentativi dalla distanza di Schurrle (fuori il primo al 27’, bravo Berisha sul secondo al 31’), non impensierisce la porta difesa dall’estremo difensore albanese.

Nell’intervallo Stoger sostituisce Toljan con Schmelzer, ma il primo sussulto è ancora dell’Atalanta con la conclusione sporca dalla distanza di Freuler che per un soffio non si trasforma in un assist perfetto per il Papu. I nerazzurri si dimostrano compatti anche nei momenti in cui c’è da soffrire, per poi provare a pungere ogniqualvolta si rende possibile, come quando al 55’ Caldara si vede negare il 2-0 dal recupero di un difensore che devia sopra la traversa la sua conclusione a botta sicura. Stoger getta nella mischia anche Reus (56’) al posto di un evanescente Pulisic e la sua formazione aumenta il possesso palla sfruttando anche l’abbassamento del baricentro atalantino. I nerazzurri subiscono ma non troppo e hanno la possibilità di pungere in contropiede, ma Ilicic al 71’ conclude malamente a lato e Gomez al 79’ si divora il 2-0 calciando addosso a Burki in uscita. In competizioni come l’Europa League e contro avversari come il Borussia Dortmund ogni minimo errore rischia di essere pagato a caro prezzo e nemmeno a un giro di lancette dall’errore del Papu, Berisha è costretto a un strepitoso intervento su un altro tentativo di Schurrle. L’estremo difensore albanese non si ripete però tre minuti più tardi quando una sua uscita non irresistibile si trasforma in un’occasione d’oro per Schmelzer che da due passi pareggia i conti. Gasperini si gioca - forse tardivamente - le proprie carte inserendo in rapida successione Petagna per De Roon e Cornelius per Toloi, ma i due panzer d’attacco non vedono nemmeno l’ombra di una palla giocabile.

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Ora questa delusione dovrà essere smaltita in maniera repentina perché domenica ci sarà la sfida di campionato in casa della Juventus, in cui in palio ci sono importantissimi punti per tentare una nuova qualificazione europea, e mercoledì andrà in scena la semifinale di ritorno di Coppa Italia sempre contro i bianconeri. Una sfida in cui l’Atalanta sarà chiamata a capovolgere l’1-0 di Bergamo, un risultato che, di fronte a una prestazione come quella di Reggio Emilia, può essere ribaltato.

 

Atalanta-Borussia Dortmund 1-1
11’ Toloi (A), 83’ Schmelzer (B)

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi (88’ Cornelius), Caldara, Masiello; Hateboer, De Roon (87’ Petagna), Freuler, Spinazzola; Cristante; Gomez, Ilicic. All.: Gasperini.

Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Toprak, Papastathopoulos, Toljan (46’ Schmelzer); Dahoud (80’ Isak), Sahin; Pulisic (59’ Reus), Gotze, Schurrle; Batshuayi. All.: Stoger.

Arbitro: Gil Manzano (ESP) - Assistenti: Nevado Rodriguez (ESP) e Barbero Sevilla (ESP).

Note: 18.495 spettatori per un incasso di 395.810,60 euro.

Ammoniti: Papastathopoulos (BD), Hateboer (A) Spinazzola (A) e Burki (BD).

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