Ombre dal passato

Il misterioso giallo di Costa Volpino e i tanti colpi di scena nelle indagini

Il misterioso giallo di Costa Volpino e i tanti colpi di scena nelle indagini
Pubblicato:
Aggiornato:

Sparire nel nulla, senza lasciarsi alle spalle nessuna traccia, nessun messaggio, nessun indizio. Uno scenario inquietante, ma possibile. Lo dimostrano i numerosi casi di sparizione che riempiono le pagine di cronaca italiana, che ogni settimana racconta il programma di Rai3 Chi l'ha visto?. Il giallo di Costa Volpino rientra in questa fattispecie: dal 26 maggio, infatti, non si hanno più notizie di Fabrizio Garatti, 44enne residente a Pisogne (Brescia) ma originario del Comune dell'Alto Sebino. Scomparso senza lasciare traccia, alla fine di un giovedì come tanti altri: il lavoro, il ritorno a casa dalla compagna e dal figlio di soli 4 anni, l'appuntamento al bar del paese di origine con un vecchio amico. Poi, però, il nulla. Soltanto il suo fuoristrada parcheggiato in via Nazionale, davanti alla farmacia, ritrovato con all'interno il cellulare e altri oggetti personali. È la seconda misteriosa sparizione di un uomo, in meno di 6 mesi, che avviene sulla sponda bergamasca del lago d'Iseo. A febbraio, infatti, si sono perse le tracce di Franco Fiorini, muratore 45enne originario della Sardegna ma residente a Sarnico. Una mattina è uscito di casa e non si è più saputo nulla di lui. Tutte le ricerche delle forze dell'ordine, della protezione civile, dei vigili del fuoco e dei volontari sono risultate vane. Ora i legali della sua famiglia parlano di omicidio, ma senza un cadavere la Procura preferisce non sbilanciarsi.

 

pollaio casa garatti corriere

[Il pollaio alla casa del padre di Garatti (foto Corriere)]

 

La droga e i contanti. Il caso di Garatti, però, è diverso. Questo 44enne impiegato di un'impresa edile, infatti, ha un passato recente ricco di ombre. Nel 2009 fu fermato a Solto Collina mentre trasportava in auto quasi 40 chilogrammi di marijuana. Il suo fermo diede il via a una delle più importanti operazioni anti-spaccio del territorio bergamosco-bresciano degli ultimi anni. Garatti è rimasto in carcere un anno ed è stato condannato sia in primo che in secondo grado. Ora, tornato in libertà, era in attesa del giudizio di Cassazione, che è atteso per settembre. L'ombra della droga dunque, ma non solo. Nei giorni successivi alla sua comparsa, gli inquirenti hanno perquisito sia la sua abitazione di Pisogne che quella del padre a Costa Volpino. E hanno fatto delle inattese scoperte: nel suo appartamento c'erano ben 4 casseforti, di cui tre vuote e una contenente ben 200mila euro in contanti; ma soprattutto, nel pollaio a casa del padre, sotto il pavimento, gli inquirenti hanno rinvenuto circa un milione di euro sempre in contanti. Cifre esorbitanti.

 

garatti ok-2

 

L'ipotesi dell'usura e della fuga. Tanti tasselli di un puzzle che il pm Fabio Pelosi (diventato titolare dell'inchiesta il 13 giugno dopo che il collega Emanuele Marchisio è andato in ferie) dovrà tentare di ricomporre, perché al momento il quadro complessivo è ancora assai caotico. Oltre al denaro contante, infatti, gli investigatori, durante le perquisizioni, hanno rinvenuto anche un quaderno con annotati a mano cifre e nomi. Una sorta di codice, più probabilmente una contabilità, che ora si sta cercando di decifrare visto che i nomi riportati sono soltanto pseudonimi e non identità chiare. Le forze dell'ordine ipotizzano che si possa trattare di un giro di usura. Droga e usura dunque. Due piste che gli investigatori stanno battendo con convinzione. Senza però, almeno per il momento, aver risolto il rebus. Sebbene nei giorni scorsi l'ipotesi dell'allontanamento volontario e del suicidio fossero state indicate come le meno credibili, nulla può essere escluso al momento. Il Corriere della Sera Bergamo rilancia l'ipotesi della fuga: forse Garatti, impaurito per qualche motivo, ha deciso di lasciare in fretta e furia il Sebino. Potrebbe averlo fatto sfruttando delle conoscenze all’estero, portando con sé una parte dei soldi (come dimostrerebbero le casseforti vuote) e pensando, un domani, di tornare a recuperare il milione nel pollaio. I Carabinieri hanno studiato attentamente gli elenchi dei voli in partenza, specialmente quelli diretti al di là dell’oceano, nei paradisi fiscali. Per ora, però, ancora nulla. Sparire nel nulla, senza lasciarsi alle spalle nessuna traccia, nessun messaggio, nessun indizio. Uno scenario inquietante, ma possibile.

Seguici sui nostri canali