Della compagnia EgyptAir

L'aereo precipitato nel mar Egeo L'ipotesi di una bomba a bordo

L'aereo precipitato nel mar Egeo L'ipotesi di una bomba a bordo
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Prende sempre più consistenza l'idea che ci sia la mano del terrorismo dietro la tragedia dell’Airbus 320 inabissatosi nella notte fra mercoledì e giovedì nel sud del Mediterraneo dopo essere scomparso dai radar 10 miglia dopo essere entrato nello spazio aereo egiziano. A bordo del volo MS804 della compagnia EgyptAir c’erano 56 passeggeri, tra i quali un bambino e due neonati, e 10 membri dell’equipaggio. La maggior parte delle vittime è di nazionalità egiziana e francese. Durante il volo, la visibilità e le condizioni meteo erano ottime e in quella fase era praticamente impossibile che un errore dei piloti potesse risultare fatale.

 

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L'ipotesi più accreditata dagli esperti della sicurezza aerea è quella di una bomba caricata a bordo all'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, con la complicità di qualche dipendente dello scalo o della compagnia aerea. Restano aperte altre piste come la presenza di un kamikaze (sull'aereo c'erano però tre guardie di sicurezza e sarebbe stato difficile passare inosservati), un tentato dirottamento, un cedimento strutturale o un missile lanciato da una nave militare, ma sono meno probabili. La bomba spiegherebbe invece sia la brusca perdita di quota del velivolo e le virate dell’Airbus prima dello schianto, sia «la palla di fuoco» osservata dai pescatori greci nel momento del disastro. Secondo gli analisti, l’aereo ha prima sbandato a sinistra e perso quota. Il pilota ha quindi cercato di riprendere il controllo e ha virato a destra, ma si è avvitato e ha continuato a precipitare.

 

 

La falla nella sicurezza. Resta da capire come una bomba, sia pure a basso potenziale ma in grado di provocare uno squarcio nella carlinga, sia potuta passare inosservata alle severe misure di sicurezza del Charles de Gaulle. Parigi è uno degli scali più controllati al mondo e tutti gli aerei vengono passati al setaccio. L’unica possibilità è che qualche dipendente dello scalo o della compagnia abbia consentito l’operazione all’ultimo istante, come già era avvenuto per l’attentato che il 31 ottobre ha causato lo schianto di un aereo della russa Metrojet sul Sinai, con 224 morti. In quell'occasione i terroristi dell’Isis erano riusciti a introdurre una bomba contenuta in una bibita in lattina all’aeroporto di Sharm el-Sheikh.

 

 

Il volo MS804. L’Airbus era partito mercoledì sera da Parigi ed era diretto al Cairo. Ha smesso di comunicare a terra intorno alle 2.30 del mattino, quando mancavano circa 45 minuti all’atterraggio nella capitale dell’Egitto. Il pilota aveva oltre 2mila ore di esperienza alla guida degli A320. L’aviazione civile greca ha detto di avere provato a contattare il pilota alle 2.27, senza ricevere risposta. Pochi minuti dopo l’aereo è entrato nello spazio aereo egiziano. Il ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, ha dichiarato che il velivolo ha fatto "brusche virate" a mezz'aria e ha perso quota prima di scomparire dai radar. «Alle 2.39 la rotta del velivolo era a sud, sud-est delle isole Kassos e Karpathos. Immediatamente dopo essere entrato nello spazio aereo egiziano ha virato e ha cominciato a precipitare. La virata era di 90 gradi a sinistra e 360 gradi a destra». Secondo Kammenos, l'aereo sarebbe precipitato da 37mila piedi a 15mila. La compagnia aerea egiziana ha comunque invitato a non tirare conclusioni prima dei risultati dell'inchiesta.

 

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Ritrovati i resti del velivolo. La marina egiziana ha intanto annunciato di aver ritrovato i resti del volo a circa 290 chilometri da Alessandria d'Egitto. Dal mare sarebbero emersi anche alcuni bagagli dei passeggeri. Anche sulla pagina Facebook del brigadiere Mohammed Samir, portavoce della marina, si parla del ritrovamento di alcuni "oggetti personali" appartenuti ai passeggeri. «Gli aerei militari e mezzi della Marina egiziana sono riusciti a trovare rottami dell'aereo e beni dei passeggeri nell'area a nord di Alessandria a una distanza di 290 km» dalla costa, ha scritto, limitandosi ad aggiungere: «le operazioni di ricerca proseguono per recuperare tutto ciò che verrà trovato».

 

Egyptair: singolare foto postata su Fb di hostess preveggente

 

Chi sono le vittime. Il comandante del volo precipitato si chiamava Mohamed Shoukair, aveva 36 anni, il copilota era Mohamed Mamdouh Assem, di 24. La responsabile di cabina, Mervat Zakaria, ex attrice prima di essere assunta dalla compagnia agiziana. Un'altra delle hostess, la 27enne Samar Ezz Eldin, si era sposata da poco e voleva diventare mamma: per questo aveva deciso di lasciare il lavoro. Sul suo profilo Facebook aveva postato per scaramanzia un fotomontaggio di lei in divisa che usciva dall’acqua: alle sue spalle un aereo si stava inabissando. Altre vittime sono Ahmed Helal, 41 anni, direttore di Procter & Gamble negli stabilimenti idi Amiens, nel nord della Francia, sposato e con due figli; Abdulmohsen al-Muteiri, professore universitario di economia con passaporto del Kuwait; Seitchi Mahamat, studente del Ciad di una scuola militare: Richard Osman, geologo britannico di origine egiziana esperto di miniere d'oro: sposato con una donna inglese era da poco diventato padre per la seconda volta; Marwa Hamdy, manager dell'Ibm e la diplomatica saudita Sahar- Al Khawaga.

 

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